Testo e foto di Giovanna Iorio/
“Sono stata, nel bosco” è un’installazione in un piccolo bosco in Irpinia, in provincia di Avellino.
Sono cresciuta a S. Elena Irpina, un paese di circa 300 anime. Con il passare del tempo il paese si è svuotato. Le case sono per la maggior parte disabitate. A volte il vento apre una finestra e si riesce a vedere dentro alle case. Sono piene di oggetti: piatti, tazze, sedie, tavoli, divani, credenze e armadi.
E nelle case dormono i vestiti, lasciati negli armadi come fantasmi.
“Sono stata, nel bosco” nasce a poco a poco. Negli ultimi due mesi mi sono messa a raccogliere i vestiti nelle case abbandonate. Mi hanno aiutato le donne del paese, quelle che sono rimaste o che di tanto in tanto aprono le case per spolverare. A loro ho chiesto di riaprire le stanze e mostrarmi gli armadi.
I vestiti per l’installazione “Sono stata, nel bosco” sono stati scelti con una speranza: trovare abiti che un tempo sono stati felici.
Perché l’installazione si chiama “Sono stata, nel bosco”?
Sono stata: quello che siamo stati nel passato attende sempre un’occasione per tornare. Chi sono stata? Aprendo un armadio ritroviamo le maschere, i vestiti che abbiamo scelto per attraversare il mondo sperando di sentirci più vivi, visibili.
Perchè nel bosco?
E’ un luogo dove ai vestiti viene data un’occasione: ritornare in vita. Gli alberi sono vivi, il muschio, le foglie, il vento, il sole, la pioggia. Solo il bosco può far tornare in vita questi fantasmi.
Alle donne che hanno aperto gli armadi, ho chiesto un vestito felice, un abito che conservasse nelle fibre l’emozione di un istante lontano ma ancora felice. Volevo un vestito con il quale ci si fosse sentiti vivi e felici.
Il bosco che cresce alle spalle del paese è piccolo ma continua a crescere. Mi piaceva l’idea di mettere i vestiti sugli alberi, di lasciarli muovere nel vento, nella pioggia, nel sole.
E’ accaduta una cosa meravigliosa. Io ed Alan siamo andati nel bosco la mattina presto. Pioveva e il paese era deserto. Le donne, le più anziane, erano tutte a Messa. Il silenzio era totale. Ho collocato i vestiti seguendo l’impulso della luce tra i rami.
“Sono stata, nel bosco” è un momento intenso di vita che ritorna. I vestiti hanno cominciato a muoversi sui rami: il vento, la pioggia, la luce del sole li hanno ri-animati.
I loro colori si sono mescolati a quelli del bosco. Hanno brillato con l’intensità drammatica di un istante recuperato. Nell’aria i colori insolubili di una vita lontana.
I vestiti sono apparsi subito leggeri. I loro colori si sono mescolati a quelli dei boschi. Il rosso sembrava più rosso, il verde più verde. Alcuni vestiti si sono subito mimetizzati, come se appartenessero a quei rami e non agli anni lontani e agli armadi bui.
“Sono stata, nei boschi” è la prima di una seria di installazioni che porterò nei boschi d’Italia.
Per info e contatti:
giovannaiorio96@gmail.com
Il progetto è anche su Instagram @gioiorio #sonostatanelbosco