Alice Smeets, Andile Buka, Antoine Tempè e Omar Victor. Sono solo alcuni dei nomi della sesta edizione del Lagos Photo Festival appuntamento nela capitale nigeriana pensato per riflettere su come l’Africa è raccontata attraverso le immagini fotografiche. Sarà un intero mese di attività, dal 22 ottobre al 27 novembre. Tema scelto dalla curatrice per quest’anno è il “design”. Tra i lavori scelti quelli del duo, afro-americano-senegalese, Antoine Tempè e Omar Victor Diop chiamati a realizzare una serie di scatti, a dicembre del 2013, per reinterpretare grandi successi cinematografici, come Colazione da Tiffany, con modelli/attori di colore. Onomollywood attraversò Dakar, Abidjan e Libreville (Senegal, Costa d’avorio e Gabon). Ma troverete anche i lavoro della giovane canadese Émilie Régnier che lo scorso anno ha partecipato alla Joop Swart Mastrclass del World Press Photo con un progetto dedicato alla passione, quasi maniacale, delle donne africane per le acconciature, Mirror Mirror on the wall. A Lagos porterà Passport West Africa.
La creazione dell’immaginario collettivo africano, attraverso il quale si forma il concetto di appartenenza identitaria, verrà raccontato attraverso le campagne pubblicitarie, le texture delle stoffe, ritratti e fotografia concettuale. E’ così che accanto a Mehdi Sefrioui, marocchino di Tangeri e fotografo di moda e arte, troverete anche la giovane Namsa Leuba che ha dedicato gli ultimi quattro anni di lavoro concentrandosi sul tema dell’identità africana letta con occhi occidentali (ha una madre guineiana e un padre svizzero) o l’anche più giovane Nobukho Nqaba, sudafricana, che ha realizzato un interessante lavoro sulle Umaskhenkethe ovvero le borse di plastica utilizzate dai migranti per i loro spostamenti.
Altre informazioni a breve da sito web del festival

http://www.lagosphotofestival.com/festival-information/photographers