Ci arrivano molte lettere con varie proposte. Proposte di pubblicazione di eventi, viaggi, libri e molto altro ancora. E tra queste ci è arrivata anche la lettera (elettronica purtroppo) di Fabio Marzi che si trova in Bolivia per un progetto di turismo solidale. Solidale con le persone del posto, pensato per incrementare lo sviluppo di un territorio bello ma difficile da vivere. E abbiamo chiesto a Fabio e Linda, che promuoveranno questo progetto, di raccontarci come è nata questa esperienza (ndr).
Testo e foto di Fabio Marzi
Appena atterrati a La Paz la mancanza di ossigeno ci affatica il respiro. L’emozione di rivedere questi luoghi ci fa però dimenticare tutta la fatica. Chi lo avrebbe mai detto che saremmo tornati a un anno di distanza?
Santiago de Huata è un pueblo due ore a nord di La Paz, Bolivia. Si percorre una strada che taglia in due l’altopiano fin quando le acque del Titicaca non affiancano il cammino. Lo sguardo si perde sul lago navigabile più alto al mondo, il sole tagliente disegna paesaggi netti e decisi. A quasi quattromila metri terra e cielo sono così vicini che a volte sembrano toccarsi. In lontananza le cime bianche innevate della Cordillera Real ci ricordano che siamo nel bel mezzo delle Ande. Qui Linda ed io abbiamo deciso di fermarci un anno intero.
Era l’inverno del 2015 e stavamo attraversando l’America Latina. Un nostro vecchio amico ci aveva dato il contatto di un padre italiano che si sarebbe dovuto trovare in un villaggio sperduto tra Copacabana e La Paz. Il 23 Dicembre contattammo il padre e due giorni dopo festeggiammo il Natale a Santiago de Huata. “Amo questa terra, c’è povertà ma non miseria. Si sta spopolando, i giovani migrano verso La Paz o le piantagioni di coca alla ricerca di un futuro migliore. Alcuni riescono, molti si perdono tra periferie e alcol”. Spinto dall’urgenza di arginare questa migrazione di poveri, padre Leonardo Giannelli è riuscito a inserire Santiago nel piano nazionale per lo sviluppo del turismo comunitario in aree rurali. A gestire l’impresa sarà la comunità stessa alla quale andranno tutti i ricavi.
Qui entriamo in gioco noi. Linda ed io per tutto il 2017 guideremo il progetto turistico di Santiago de Huata, dando una mano qualificata grazie agli anni di esperienza nel settore. Il primo mese è stato già pieno di emozioni. Abbiamo rivisto gli amici lasciati un anno fa: Hortensia, Carlos, Victor, Luisa, Don Jaime, Riguccio. Con loro abbiamo cominciato a lavorare sul progetto per la nuova stagione che inizierà in Maggio. La vocazione turistica di Huata è la tranquillità e l’outdoor. Qui si può venire per godere della vista del Titicaca e fare escursioni. La posizione è ottima per un weekend fuori porta da La Paz o per una deviazione tra Copacabana e la capitale. E’ anche un comodo punto di partenza per le visite alle isole del Sol e della Luna.
Nella bellissima casa di ritiro “José Ferrari” stiamo ricavando camere confortevoli e attrezzate adatte anche al turista più esigente. Il posto è magico, direttamente affacciato sul lago e sulla famosa spiaggia di Chuquinapi, un’oasi di tranquillità e confort in mezzo alla natura. I responsabili della struttura sono Victor e Luisa, laureata in Turismo, mentre lo chef è Romer, diplomato nella migliore scuola di cucina di La Paz.
I primi giorni Victor ci ha portati ad esplorare tutta la zona di Huata e le attività che si possono fare qui a Santiago sono davvero tante. Organizzeremo uscite con i due catamarani di alta tecnologia costruiti dalla falegnameria del paese su disegno donato da due ingegneri italiani. Santiago de Huata può davvero diventare un santuario per gli amanti della vela essendo la località che offre l’esperienza di navigazione a più alta quota nel mondo. In più ci sono tantissimi trekking da fare nell’altopiano alla scoperta dei villaggi più sperduti e nella Cordillera Real in collaborazione con la Scuola Andina di Penas.
Sono passati quasi due mesi che siamo qui e siamo convinti che l’impresa riuscirà. I ragazzi sono motivati, è bellissimo formarli anche se in realtà sono loro che formano noi. Questa avventura più che un dare è un ricevere. Adesso manca solo che ci veniate a trovare. Visitare Santiago de Huata non significa solo fare vacanza, vuol dire anche fare qualcosa di buono per la gente di qui e per se stessi. Soggiornare qui significa conoscere direttamente le facce di Victor, Luisa, Romer, Jaime, di chi lavora al progetto e ci crede perché questo rappresenta il loro futuro. Per chi fosse interessato può contattarci direttamente a fabiomarzi1984(@)gmail.com. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del progetto su Erodoto108 e sul mio blog fabiomarzi.com. Un saluto da Santiago de Huata, vi aspettiamo!
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