Testo e foto di Isabella Mancini
“I filosofi hanno soltanto interpretato in modi diversi il mondo; ma ora la questione è di cambiarlo“.
(L’undicesima tesi su Feuerbach, epitaffio sulla tomba di Karl Marx)
170mila persone trovano il loro spazio per la memoria tra fiori di tutti i tipi decine di uccelli doversi che hanno scelto questi alberi per la loro nidificazione.
Sono sette i magnifici luoghi della città di Londra dove, dalla metà del 1800 trovano pace le spoglie di migliaia di uomini, donne, vecchi e bambini. Ispirati al modello del francese Père Lachaise furono istituiti nel 1832 dal Parlamento inglese: la popolazione della città in pochi decenni era più che raddoppiata e con essa anche i decessi, c’era un’emergenza sanitaria non indifferente e si passò alla ricerca di zone adatte. Il primo cimitero ad essere aperto fu quello di Kensal Green (1832), seguito dal West Norwood e le porte di Highgate si aprirono nel 1836. Oggi non sono solo luoghi di riposo ma sono veri e propri parchi, riserve naturali, dove si trovano numerose specie di uccelli, insetti e piccoli mammiferi. Se a Kensal Green sono sepolti gli aristocratici britannici (il duca di Sussex, figlio di George III, la Principessa Sophia, figlia di George III, il duca di Cambridge, nipote di George III) è ad Highgate che trovano pace esponenti dei partiti comunisti di mezzo mondo. Il più noto è certamente Karl Marx, il filosofo, l’uomo, “più odiato e calunniato del suo tempo” come ebbe a dire nell’orazione funebre Engels che si incaricò di comprare il terreno della sepoltura per farlo riposare a fianco della donna con cui aveva condiviso gioie e dolori della vita, Jenny. Oggi sulla sua tomba un mazzo di fiori di compagni peruviani e alcune immagini di combattenti delle Farc. A ricordare le sue origini ebraiche alcuni piccoli sassi posati così, con distrazione (il nonno Mordechai Halevi ne sarebbe stato felice?).
A pochi passi di distanza riposa un altro pilastro della cultura inglese, lo storico, di formazione marxista, Eric Ernest Hobsbawn:
“La memoria è vita. Essa è in perpetua evoluzione. Rimane a volte latente per lunghi periodi e poi ad un tratto rivive. La storia è la ricostruzione sempre incompleta e problematica di quello che non è più. La memoria appartiene sempre al nostro tempo e forma un eterno presente. La storia invece è rappresentazione del passato“.
(Eric Hobsbawm, L’Età degli imperi)
Ma attorno a questa tomba riposano pensatori e politici, rivoluzionari e artisti che al pensiero marxista hanno guardato per ispirazione: dal più giovane giornalista e membro del Comitato Centrale del Socialist Workers Party, Chris Harman, scomparso nel 2009, al comunista e antiapartheid attivista Yusuf Mohamed Dadoo membro del Partito Comunista Sudafricano al curdo Nazhad Ahmad Aziz Agha all’iraniano Mansoor Hekmat fondatore del movimento comunista in Iran e Iraq.
E poi ci sono i tanti, tanti altri ed altre che qui trovano qualcuno che ancora li ricorderà, che cercherà il loro nome e la storia della loro vita.
C’è un grande VIP della musica pop che riposa qua ma il cui memoriale non è visitabile: George Michael la cui tomba è a fianco di quella della madre scomparsa nel 1997.
Tra questi anche Malcolm Robert Andrew McLaren produttore discografico e “creatore” dei Sex Pistols.
God save the Queen!
Come arrivare.
Per raggiungere il cimitero non ci vuole moltissimo, quindici minuti a piedi dalla fermata della metro Archway, e il quartiere in cui sorge vale una passeggiata fosse anche solo per l’incredibile vista che ha sulla città di Londra.
Comunque sia per visitare la zona Est del cimitero non è necessaria prenotazione e si pagano 4 sterline. Per visitare invece la zona ovest dove si trova il circolo del Libano, La via degli Egizi, si deve prenotare e si accede solo con tour guidato. Dal lunedì al venerdì si prenota (il sabato e la domenica si tenta la sorte tra le 11 e le 16) e costa sulle 12 sterline, fino alla fine di luglio ultimo accesso alle 20,30. Tutte le informazioni dal ricco sito www.highgatecemetery.org