A Siena non si perde occasione per competere, tra contrade, a suon di cavalli. Lo zoo dei 17 animali (ma c’è anche una Torre) che portano alti i vessilli di ogni angolo della città, sta per scendere nuovamente in Piazza del Campo, come ogni anno, in occasione del Palio dell’Assunta. E dal 18 agosto il pavimento del Duomo della città torna a splendere nei suoi marmi intarsiati. Da lunedì prossimo, infatti, il prezioso tappeto per la cui realizzazione ci sono voluti secoli, dal Trecento fino all’Ottocento, tornerà a scoprirsi al pubblico.
I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono disegnati da importanti artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che da un pittore “forestiero” come l’umbro Pinturicchio, autore, nel 1505, del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore. Il Duomo di Siena è tutto un tesoro da scoprire: non solo il pavimento intarsiato ma anche il sottosuolo, la Cripta, e il “cielo”, percorso dei sottotetti della Cattedrale, in cui per secoli nessuno è potuto accedere, ad eccezione delle maestranze e degli addetti ai lavori. L’itinerario verso il ‘cielo’ della Cattedrale comincia da una scala a chiocciola inserita dentro una delle torri terminanti con guglie che fiancheggiano la magnifica facciata del Duomo.
Il pavimento del Duomo rimarrà spoglio dei veli di copertura fino a ottobre.