Testo e foto di Gabriele Berti/

Statua di Gül Baba, filosofo turco del XVI sec. sepolto a Buda

Statua di Gül Baba, filosofo turco del XVI sec. sepolto a Buda

Si guarda alle colline di Buda per trovare la meta di pellegrinaggio più settentrionale dell’Islam, la tomba di Gül Baba (Gül baba türbéje). Il Santo fu il capo spirituale della confraternita sufi dei Bektashi, incaricata dal Sultano Solimano il Magnifico di costruire un centro religioso a Buda prima dell’arrivo delle truppe turche. A lui sono attribuiti un gran numero di miracoli, molti dei quali legati alle rose (considerato fiore mistico). Secondo la leggenda portava sempre questo fiore nel cappello e il suo nome Gül, che in lingua turca significa “rosa”, deriva proprio da questa sua consuetudine.
Gül Baba morì il 2 settembre 1541, tre giorni dopo la conquista turca.
Dieci anni più tardi, dietro disposizione del Sultano, Mehemmed Pascià edificò un Santuario di forma ottagonale, tuttora curato dal Governo Turco, per custodirne le spoglie.
Il quartiere – denominato “Collina delle rose” – è interamente dedicato a lui e rappresenta
uno dei luoghi sacri più suggestivi della capitale ungherese. Dal giardino di questo angolo mistico si scorge una magnifica vista del Danubio e della adiacente Pest.
Alcuni sufi considerano la visita al mausoleo tanto importante da equipararla al quinto pilastro dell’Islam: il pellegrinaggio alla Mecca.

L'interno della tomba con il dettaglio del cappello con la rosa

L’interno della tomba con il dettaglio del cappello con la rosa