Testo e fotografie di Alessio Duranti

 

“… Nel cuore del futuro” è un progetto che mi accompagna da 5 anni, è un lavoro sulla memoria ma soprattutto sul nostro futuro.

Ada Gobetti, rispondendo a chi le chiedeva cosa pensasse delle celebrazioni sulla Resistenza, affermò:

Mi sembra che la stiano impacchettando con un bel cartellino per mandarla al museo. Perché tagliarla fuori come un momento unico e irripetibile, parlarne come di un punto d’arrivo invece che di un punto di partenza? La sua validità sta nel fatto che in essa non poteva esistere conformismo: situazioni sempre nuove imponevano soluzioni sempre nuove, e questo bisogna farlo capire ai giovani. Se sapremo analizzare spregiudicatamente quel periodo con i suoi contrasti, i suoi limiti, i suoi errori, daremo loro la possibilità di una scelta. Ritroveranno quella stessa carica che avevamo noi: come ogni età dell’uomo ha la maturità che le è propria, così ogni epoca della storia ha la propria carica di giovinezza, che si può esprimere in forme e aspetti completamente diversi, ma avrà sempre uno stesso impeto creatore e innovatore“.

Lavorare sulla memoria, sulla Resistenza mi permette di mischiare fotografia e letteratura, di gettare lo sguardo verso un futuro che necessita di radici profonde e forti. Se penso alla nostra Costituzione, ai valori di giustizia, di uguaglianza e libertà che custodisce, allora credo profondamente che 70 anni fa uomini e donne hanno determinato le condizioni per questa giovane Repubblica e che in quel periodo risiedano le nostre radici storiche e quelle future.

È il nostro punto di partenza, perché lì ci sono i valori più alti in nome di una società più giusta e di una società antifascista.

Visito luoghi, partecipo a manifestazioni, feste e celebrazioni, cerco in questi eventi la dolcezza del momento, la necessità ancora oggi di vivere come assoluta questa storia. Oggi, dopo le svastiche a Sant’Anna di Stazzema, la medaglia a Paride Mori, la bandiera fascista davanti al Museo della Resistenza di Torino e altri eventi di questo tipo, sento come urgenti  le parole di Luzzatto: “inoculato a carissimo prezzo, il vaccino antifascista riesce tuttora indispensabile alla salute del nostro corpo politico.”

Montemaggio Marzo 2012 . Noi sognavamo un mondo diverso, un mondo di libertà, un mondo di giustizia, un mondo di pace e un mondo di fratellanza e di serenità. Ho 85 anni, da allora ne sono passati sessanta e purtroppo questo mondo non c'è... E allora riflettete, ragionate con la vostra testa e continuate la nostra lotta. Germano Nicolini "Comandante Diavolo”

Montemaggio. Marzo 2012 . Noi sognavamo un mondo diverso, un mondo di libertà, un mondo di giustizia, un mondo di pace e un mondo di fratellanza e di serenità. Ho 85 anni, da allora ne sono passati sessanta e purtroppo questo mondo non c’è… E allora riflettete, ragionate con la vostra testa e continuate la nostra lotta. Germano Nicolini “Comandante Diavolo”.

Marzabotto giugno 2012. ... e ricordate che il computer va bene, ma bisogna guardare indietro, per guardare avanti. Chi non ha memoria non ha futuro. Gildo Guerzoni Partigiano

Marzabotto. Giugno 2012. … e ricordate che il computer va bene, ma bisogna guardare indietro, per guardare avanti. Chi non ha memoria non ha futuro. Gildo Guerzoni Partigiano

Sant’Anni di Stazzema  Settembre 2014. “Perché tagliarla fuori come un momento unico e irripetibile, parlarne come di un punto d'arrivo invece che di un punto di partenza? La sua validità sta nel fatto che in essa non poteva esistere conformismo: situazioni sempre nuove imponevano soluzioni sempre nuove, e questo bisogna farlo capire ai giovani”. Ada Gobetti

Sant’Anni di Stazzema. Settembre 2014. “Perché tagliarla fuori come un momento unico e irripetibile, parlarne come di un punto d’arrivo invece che di un punto di partenza? La sua validità sta nel fatto che in essa non poteva esistere conformismo: situazioni sempre nuove imponevano soluzioni sempre nuove, e questo bisogna farlo capire ai giovani”. Ada Gobetti

Lamarmora marzo 2013 . Quando sono andato in montagna con i partigiani, i miei sono venuti a recla-marmi. Il comandante ha detto: fate pure, riportatelo a casa. Ma sappiate che gli piace stare qui, questo ci torna. E così è andata. Avevo quattordici anni. Luigi Fovanna  “Topolino”

Lamarmora. Marzo 2013. Quando sono andato in montagna con i partigiani, i miei sono venuti a recla-marmi. Il comandante ha detto: fate pure, riportatelo a casa. Ma sappiate che gli piace stare qui, questo ci torna. E così è andata. Avevo quattordici anni.
Luigi Fovanna “Topolino”

Montemaggio Marzo 2012.  Partigiano, come poeta, è parola assoluta rigettante ogni gradualità.  Beppe Fenoglio

Montemaggio. Marzo 2012. Partigiano, come poeta, è parola assoluta rigettante ogni gradualità. Beppe Fenoglio

Marzabotto giugno 2012. Il passato di partigiano è vivo in me, nella mia memoria, nelle notti insonni e in ogni gesto della quotidianità. Felice Mighali “Baffetto”

Marzabotto. Giugno 2012. Il passato di partigiano è vivo in me, nella mia memoria, nelle notti insonni e in ogni gesto della quotidianità. Felice Mighali “Baffetto”

Lamarmora marzo 2013. Ci sono strade, in queste valli, che portano i nomi delle persone che ho incon-trato. Quelle persone, sulle stesse strade, ci sono passate. Ora non vi camminano più. Franco Pasquet “Pasquettin”.

Lamarmora. Marzo 2013. Ci sono strade, in queste valli, che portano i nomi delle persone che ho incon-trato. Quelle persone, sulle stesse strade, ci sono passate. Ora non vi camminano più. Franco Pasquet “Pasquettin”.

Marzabotto giugno 2012. Quella loro canzone è tremenda. É una vera e propria arma contro i fascisti che noi, dobbiamo ammettere, non abbiamo nella nostra armeria. Fa impazzire i fascisti, mi dicono, a solo sentirla. Beppe Fenoglio.

Marzabotto. Giugno 2012. Quella loro canzone è tremenda. É una vera e propria arma contro i fascisti che noi, dobbiamo ammettere, non abbiamo nella nostra armeria. Fa impazzire i fascisti, mi dicono, a solo sentirla. Beppe Fenoglio.

Marzabotto giugno 2012. Uomini di tutto il mondo si sono trovati insieme sulla montagna. E questo è stata l’esperienza partigiana: essi hanno capito che erano gli offesi di tutto il mondo. Ne può imparare qualcosa il mondo? Elio Vittorini.

Marzabotto. Giugno 2012. Uomini di tutto il mondo si sono trovati insieme sulla montagna. E questo è stata l’esperienza partigiana: essi hanno capito che erano gli offesi di tutto il mondo. Ne può imparare qualcosa il mondo? Elio Vittorini.

Montemaggio Marzo 2012. Era un mondo maschilista. Soltanto tra i partigiani la donna aveva diritti, era un compagno di lotta. La Resistenza ci ha fatto capire che nella società potevamo occupare un posto diverso. I diritti paritari garantiti dalla Costituzione non sono stati un regalo, ma una conquista e un riconoscimento per ciò che le donne hanno fatto nella guerra di Liberazione.  Anita Malavasi  “Laila

Montemaggio. Marzo 2012. Era un mondo maschilista. Soltanto tra i partigiani la donna aveva diritti, era un compagno di lotta. La Resistenza ci ha fatto capire che nella società potevamo occupare un posto diverso. I diritti paritari garantiti dalla Costituzione non sono stati un regalo, ma una conquista e un riconoscimento per ciò che le donne hanno fatto nella guerra di Liberazione. Anita Malavasi “Laila”

Lamarmora marzo 2013.Eravamo in quattro nel gelo limpido delle montagne e una compagnia di tedeschi ci braccava. E il medesimo dolore ch’era dentro le nostre dita era nelle fibre del nostro cuore, più freddo d’un sasso ma ancora troppo sensibile per non soffrire tutto quel do-loroso gelo.  Giorgio Caproni

Lamarmora. Marzo 2013.Eravamo in quattro nel gelo limpido delle montagne e una compagnia di tedeschi ci braccava. E il medesimo dolore ch’era dentro le nostre dita era nelle fibre del nostro cuore, più freddo d’un sasso ma ancora troppo sensibile per non soffrire tutto quel do-loroso gelo. Giorgio Caproni

Montemaggio Marzo 2012. Meditiamo su quello che è stato e non lasciamoci lusingare da una civiltà che pro-pone per tutti autoveicoli sempre più belli e ragazze sempre più svestite. Altri sono i problemi della nostra società: la pace, certo, ma anche un lavoro per tutti, la li-bertà di accedere allo studio, una vecchiaia serena; non solo egoisticamente per noi, ma anche per tutti i cittadini. Così nei diritti fondamentali della nostra Costitu-zione nata dalla Resistenza. Mario Rigoni Stern.

Montemaggio. Marzo 2012. Meditiamo su quello che è stato e non lasciamoci lusingare da una civiltà che pro-pone per tutti autoveicoli sempre più belli e ragazze sempre più svestite. Altri sono i problemi della nostra società: la pace, certo, ma anche un lavoro per tutti, la li-bertà di accedere allo studio, una vecchiaia serena; non solo egoisticamente per noi, ma anche per tutti i cittadini. Così nei diritti fondamentali della nostra Costitu-zione nata dalla Resistenza. Mario Rigoni Stern.

Sant’Anna di Stazzema Settenbre 2014. La più piccola dei tanti bambini che, il 12 agosto, la guerra ha qui strappato al girotondo del mondo. 23-7-1944 | 12-8-1944. Piazza Anna Pardini.

Sant’Anna di Stazzema. Settenbre 2014. La più piccola dei tanti bambini che, il 12 agosto, la guerra ha qui strappato al girotondo del mondo. 23-7-1944 | 12-8-1944. Piazza Anna Pardini.

Asciano primavera 2013. Enrico Boccini racconta. Sono figlio di antifascista e sono antifascista. Al mio bisnonno Guerrino.

Asciano. Primavera 2013. Enrico Boccini racconta. Sono figlio di antifascista e sono antifascista. Al mio bisnonno Guerrino.

Roma 12 ottobre 2013  Le lapidi sono importanti, i monumenti sono importanti, ma il più grande monu-mento, il maggiore, il più straordinario che si è costruito in Italia, alla Libertà, alla Giustizia, alla Resistenza, all’Antifascismo, al Pacifismo, è la nostra Costituzione. Teresa Mattei Partigiana “Chicchi”, la più giovane eletta nell'Assemblea Costituente.

Roma. 12 ottobre 2013. Le lapidi sono importanti, i monumenti sono importanti, ma il più grande monu-mento, il maggiore, il più straordinario che si è costruito in Italia, alla Libertà, alla Giustizia, alla Resistenza, all’Antifascismo, al Pacifismo, è la nostra Costituzione. Teresa Mattei Partigiana “Chicchi”, la più giovane eletta nell’Assemblea Costituente.