Testo e foto di Isabella Mancini/

Mucem, Marsiglia, maggio 2015

Eccetto il martedì. E’ nuovo, un nido di vetro e acciaio sul mare là dove c’era il molo portuale J4 oggi c’è il Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo. Un complesso di 44mila metri quadrati dedicato alla scoperta delle tappe più importanti delle civiltà mediterranee sovrastato dal Fort Saint-Jean, luogo impareggiabile per godere la vista del mare e della città di Marsiglia.
Tutte le sere, tranne il martedì, nella piazza del MuCem ci sono spettacoli teatrali, concerti, letture di liri. Ed è il luogo che fa per voi se volete conoscere qualcosa in più sulla Tunisia, almeno fino al 6 giugno. “Fragments d’une Tunisie contemporaine” è il titolo della rassegna che per due settimane ha fatto parlare di identità e legami, radici e foglie al vento tra rivoluzioni e democrazia. Fethi Benslama sarà ospite il 28 maggio per parlare di “uomini illuminati” e dell’islam nel mondo contemporaneo, ad esempio. Il 29 arà invece la volta di un confronto tra il presidente dell’associzione El Bawsala, Amira Yahyaoui, e il giurista Yadh Ben Achour: come sorvegliare sulla democrazia? questo il tema che ruota attorno ad un altro grande quesito: il popolo creatore dei suoi diritti e interprete della propia costituzione o un’utopia rivoluzionaria o una realtà? Altro grande incontro di menti da segnalare in questa piscina sul mare è quello del 30 maggio quando il filosofo Youssef Seddik e il saggista Thierry Fabre si confronteranno sul ruolo dell’islam politico e democratico. Poi ci sono le esposizioni, temporanee come “Lieux Saints partages“, mentre a giugno prenderà il via “Migration divines” collezione di opere ed oggetti archeologici del passato che raccontano delle migrazioni di greci, romani ed egizi.
Altre info sul sito www.mucem.org

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