punto di vista

Testo e foto di Letizia Sgalambro/

Uno degli aspetti che amo di più del viaggiare è che mi obbliga a modificare il mio punto di vista. Se vogliamo davvero conoscere i posti che visitiamo dobbiamo essere disposti a lasciare andare il nostro modo di vedere le cose e farci guidare da abitudini, modalità, pensieri tipici dei luoghi che visitiamo senza pensare se sono meglio o peggio dei nostri.
Cambiare il punto di vista e astenersi dal giudizio. Semplicemente sperimentare. Può essere un nuovo cibo, un modo diverso di rapportarsi con gli altri (guardarsi più o meno negli occhi, salutarsi, esprimere riconoscenza…), un modo diverso di viaggiare o di dormire.
Sperimentare, senza giudizio.

Il nostro punto di vista è il frutto del nostro bagaglio di vita, delle abitudini che ci hanno tramandato i genitori, dell’ambiente culturale in cui viviamo, delle letture in cui siamo immersi, è il colore delle lenti con cui decidiamo di osservare il mondo. Il nostro punto di vista non è mai neutro e non è mai l’unico corretto.
Finché guardiamo le cose sempre con gli stessi occhi, finché sappiamo già cosa pensare di qualsiasi cosa che accada, finché non permettiamo a ciò che è diverso di entrare dentro di noi per cambiarci, resteremo fermi, ancorati a dei modelli, bellissime statue forse, ma senza nessuno plasticità. Se invece ci permettiamo di aprirci all’incontro e di farci modificare da questo, di seguire pensieri altrui per scoprire dove portano, di sperimentare nuovi modi di vivere le cose diventeremo persone più ricche, con più capacità di scelta.

E’ la stessa differenza che c’è fra raccontare la storia di un’unica vita o scegliere di raccontare il mondo.

Anche rispetto a noi stessi, osservarci in una prospettiva diversa ci permette di vedere cose nuove, di scoprire aspetti di noi che fino ad ora non avevamo mai considerato, di essere più indulgenti o magari di andare più a fondo sugli aspetti che non ci piacciono.

E’ tutta questione di allenamento, e allora un piccolo consiglio per l’estate: cambiate il vostro posto a tavola, o il posto dove sedete sempre in treno, o in qualsiasi altra situazione dove solitamente prevale la routine. Inventatevi modi diversi di vedere le cose, fatelo coscientemente, ogni giorno. Prendete nota di punti di vista diversi, senza giudizio, stateci un po’ dentro.  Poi mi saprete dire se qualcosa dentro di voi è cambiato.