L’idea alla base era quella di un viaggio, così, fra amici, per la voglia di tornare in Senegal. Un viaggio d’Erodoto in salsa fiorentina da cui poi é nato un documentario. Nella sua genesi il video ammiccava al noto, e scottante, tema dell’immigrazione, poi nella sua realizzazione concreta ha aperto gli occhi sul vissuto di persone che lottano per il diritto alla vita e per la difesa della loro natura: la terra di ‘Kasa mansa‘, in lingua malinké, ovvero “Re dei Casa”, ovvero ‘Casamance‘.
E’ così che nasce “La lutte”, 38 minuti di girato per narrare la lotta di 44 villaggi nel nord della regione contro un progetto di estrazione mineraria da parte della multinazionale cino-australiana Carnegie Astron.
Nel 2004 in questo territorio è stata creata un’area marina protetta e sempre nello stesso anno è stata data la licenza di esplorazione del sottosuolo a questa multinazionale. Quello che si cerca è un minerale: lo zircone. Una vena di questo ricercato minerale sarebbe proprio in una duna che segue il profilo della costa della Casamance, che preserva la terra dall’avanzata del mare, consentendo alle popolazioni di vivere di agricoltura e allevamento, garantisce l’equilibrio dell’ecosistema locale.
Nel 2014 la Repubblica del Senegal ha stipulato un accordo per gli scavi che sarebbe dovuto iniziare quell’anno: poi il video è stato fatto vedere nel villaggio di Niafourang e i media nazionali e non solo hanno seguito la vicenda. Per ora tutto rimane fermo anche perché il Movimento delle Forze Democratiche della Casamance ha preso posizione ufficiale contro il progetto e questo potrebbe aprire un nuovo fronte di conflitto con gli indipendentisti che, negli ultimi anni, avevano abbassato la loro voce. E poi c’è la popolazione locale, che ha capito il rischio che questo progetto può avere per la propria terra e per il proprio stile di vita.
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Trovate il video realizzato da Luca Hosseini e Andrea Ruffi sul loro sito web, accompagnato anche da altre immagini colte durante i lavori di ripresa per il documentario.
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