Il Baobab di Roma è stato sgomberato la scorsa settimana ma i suoi volontari, che da mesi gestiscono in solitudine con il solo sostegno dei cittadini ben 500 profughi al giorno, hanno appena ricevuto il premio CILD per le libertà civili. Assegnato il riconoscimento anche ad altri personaggi, tra scrittori, artisti, avvocati, personaggi impegnati in prima persona per la promozione e la difesa dei diritti umani nel nostro paese. Come Francesco Mondello, poliziotto del carcere milanese di Bollate, grazie al quale sono possibili alcuni dei progetti musicali portati avanti nel penitenziario; o l’attivista Valeria Verdolini che ha sostenuto e promosso il progetto video Io sto con la sposa; o come l’insegnante Luciana di Gregorio o la cooperativa sociale Barikamà che distribuisce yogurt e ortaggi bio. Quindici in tutti i riconoscimenti assegnati assieme anche al The 19 milion Project Media Innovation Award che ha visto per due settimane lavorare assieme più di 100 attivisti e giornalisti di tutto il mondo impegnati a trovare nuove soluzioni per la comunicazione di quella che è la più grande crisi umanitaria del secolo. Primo premio al progetto Ultimum Refugium l’architetto sudafricano Nadia Tromp e la regista costaricana Elda Brizuela: uno spazio espositivo aperto alle storie migranti che potranno arricchirlo, cambiarlo, modificarlo con il passare del tempo. Secondo classificato Migrant’s Voice: uno spazio pubblico dove poter ascoltare e capire nel dettaglio le storie dei migranti per cercare di annullare quella distanza che il bombardamento mdiatico di questi mesi ha creato. “La piattaforma sarà come un microfono aperto”, ha scritto il team creatore, che include Stella Bin, Anna Cordioli, Marco Giannini, Melissa García, e i due fratelli Alexandra e Andrés Lizcano Rodriguez. Infine un terzo progetto, Moving Voices, che si pone più come risorsa: propone infatti l’istituzione di un programma di incontro e “mentorship” tra rifugiati, migranti che hanno iniziato le loro nuove vite e giornalisti, e “ambisce a creare un impatto reale sulla crisi migratoria europea, riconoscendo ai migranti il diritto di raccontare le proprie storie con la propria voce e le proprie parole – in maniera diretta, non-filtrata e reale”. I creatori sono Roberto Acuña, José Nogueira, Mayra Báez Jimeno, Damiano Usala, Andrés Snitcofsky, Ulysses De La Torre, Chloe Anna Harman and Teresita Goyeneche P.