A Firenze, in piazza dei Ciompi, il mercato è chiuso: rimangono le pareti svuotate, un pino marittimo, e l’amianto.
fotografie di Massimo D’Amato, parole di Ivana Ruffolo
Le pulci sono scomparse, beh credo che questa sia proprio una buona notizia per il mio cane. Stella sarà felice di non essere il pasto di qualcun altro. Magari per andare a scovare i tuoi oggetti preferiti dovrai fare un poco di cammino in più e di certo non rimpiangerai l’amianto.
Mi sembra una soluzione intelligente questa, in fondo ognuno ha i suoi spazi e li gestisce come crede. Ci si trova in centro o nella piazza del paese. Chi arriva prima aspetta, c’è un bel sole oggi che può illuminare il viso.
E’ piovuto e la polvere si è impastata all’acqua. Si leggono trame di lacrime e tessiture dolorose. Infiniti tentativi di far funzionare le cose ma non c’è ragionamento che fili quando il pensiero ristagna. Avresti dovuto aprire le finestre, cambiare l’aria sia dentro che fuori, avresti potuto….tutto è inutile. Quando le strade si separano dividersi è la cosa giusta da fare.
Una evidente rottura rafforzata dal pregiudizio. Non c’è verso che i due popoli si integrino e se anche si avvicinassero i confini, rimarrebbe la spaccatura. Nulla divide di più dell’ignoranza e del pregiudizio. Ognuno pensa di essere il detentore della verità, ma lei ha tante sfaccettature e milioni di colori. Per non parlare poi della felicità quella non la cogli nei contrasti netti, la trovi nelle sfumature la felicità.
Avviciniamo i tavoli, questo aperitivo sulla spiaggia mi ricorda il giorno in cui in preda alla frenesia della festa, abbiamo spostato tutti i mobili in un lato della stanza, per far posto alla musica e alla danza. Dammi il tamburello, tieni la chitarra si fa l’alba stanotte.
Non ho ancora capito il motivo che ti ha spinto a ritornare in quella grande caotica città piena di smog. Qui avevi le piante, i gerani, il bouganville e le gatte. Ti ricordi quando Ginevra grattava il tappeto sempre nello stesso punto? Quando ti ha graffiato perché non l’ hai saputa prendere?
Mah! Tutto sommato poteva andare peggio! Solo un poco di stucco per coprire i buchi e una rinfrescata. Poi magari ci appendiamo un bel quadro. Ci starebbe bene la foto che ha fatto Massimo, quella del mercatino delle pulci, prima che il vento buttasse giù tutto, risparmiando solo il pino.
Massimo D’Amato, nomade psichico, viaggia nel territorio toscano fotografando le differenze e le vicinanze: da qui nasce l’associazione “azzerocappaemme” di cui è socio e attualmente presidente.
Ivana Ruffolo si definisce un’artista e come tale non ha ancora deciso cosa farà da grande.
Scrive poesie da sempre ma le legge da poco. E’ graphic designer e nel tempo libero costruisce oggetti e sculture di carta pesta utilizzando materiali riciclati. Arte, poesia, spiritualità e paesologia sono in questo momento i suoi grandi amori.