Testo e foto di Isabella Mancini
Il Giardino delle piante di Parigi è immenso. Fiori, tantissime rose di tutte le varietà e diverse tipologie di grano. Ospita anche uno zoo e dei bellissimi musei dedicati alla natura e alla botanica. Vissuto da mamme con il passeggino e appassionati di footing. Oltre al suo muro su Rue Geoffroy Saint Hilaire si trova la Grande Moschea della città.
Costruita dopo la Prima Guerra mondiale come segno di gratitudine della Francia nei confronti dei musulmani delle colonie che hanno combattuto con la Francia contro la Germania. Oggi è guidata da un mufti di origine algerina trasferito in Francia per raggiungere i familiari nel 1957 e criticato perché sostenitore di un islam integrato nella società francese.
La moschea è un angolo di Nord Africa con i suoi muri bianco calce e le ceramiche azzurre e verdi e il minareto di 33 metri di altezza. Dal cortile interno, con un giardino ricco di fiori e fontane si trova un collegamento d’animo con il giardino delle piante oltre il muro candido.
Siamo in periodo di Ramadan e il grande chiosco centrale viene usato per il pranzo prima che sorga di nuovo il sole. Restano solo alcune ciotole vuote.