Il 24 novembre 1859 Charles Darwin pubblicò “L’origine delle specie”, nel quale sosteneva che le specie viventi non erano state create così come le vediamo, ma erano i discendenti modificati di altre specie. Soprattutto comprese, mettendo insieme una lunga serie di prove ed osservazioni, qual’era il meccanismo che governava quelle trasformazioni nel tempo: la selezione naturale. La sua teoria ha cambiato il modo di concepire la natura e ha tolto l’uomo dal centro del mondo, ridandogli la sua storia e liberandolo da una glaciale solitudine.
Per queste ragioni i biologi Gianfranco Biondi e Olga Rickards hanno proposto (“Uomini per caso”, Roma 2001) il 24 novembre come data per la “Festa dell’Umanità”. Una proposta che si sta per realizzare, ad Asti, sabato 26 novembre. promossa e ospitata dal Polo Universitario Asti Studi Superiori, nell’ambito dell’edizione 2016 del progetto “Dal Monferrato al mondo passando per l’Etiopia”.
All’anniversario darwiniano è stato accostato un altro evento avvenuto tra il 24 e il 30 novembre, questa volta del 1974: la scoperta in Etiopia, da parte di Donald Johanson, di Lucy, uno scheletro fossile di enorme importanza per la ricostruzione della storia delle origini dell’uomo e della sua evoluzione.
La “Festa dell’Umanità”, dedicata in questa sua prima edizione al tema Le Origini, ambisce a essere il primo nucleo – ancora allo stato embrionale – di un vero e proprio festival a cadenza annuale: un incontro fra discipline diverse (scienza, arte, storia, letteratura, teatro, musica, fotografia, cinema, arti figurative e plastiche…) che faccia riflettere e insieme divertire sul passato, il presente e il futuro della nostra specie, con la coscienza esatta di una nostra comune vicenda antichissima.
La giornata prevede nella sede dell’Università, in piazzale De Andrè (h. 14.30-19.00), una serie di narrazioni scientifiche pubbliche ad opera di studiosi (oltre ai G.Biondi e O. Rickards, inteverrano F. Macciardi, G. Giacobini, F. Romagnoli, F. Scalfari), e in serata (h. 21.00) una lettura in concerto (Sala Gianni Basso- ex ridotto- del Teatro Alfieri) di “Prima di Adamo” di Jack London, un sorprendente romanzo ambientato nel Medio Pleistocene e ricco di suggestioni darwiniane, scritto nel 1907 (adattamento M. Gobetti, V. Cabiale; recitazione e co-direzione C. Buratti, M.Gobetti).
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, sino a esaurimento posti.
Dettagli e crediti:
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Immagine in evidenza: Ape’s Pride, olio su tela di Angelo Accardi, 2012