foto di Alessio Duranti , testo di Fabio Bertino
Fino al 18 febbraio le immagini del fotografo senese Alessio Duranti raccontano la vita e le attività all’interno del carcere Santo Spirito di Siena.
Il tempo in carcere scorre lento e monotono. E’ così anche alla Casa Circondariale Santo Spirito di Siena, ricavata in un antico monastero trecentesco nella zona di Porta dei Pispini, in pieno centro città.
E nel susseguirsi di giornate scandite da ritmi sempre uguali, la possibilità di disporre di una biblioteca, di partecipare a un laboratorio fotografico o a uno spettacolo teatrale può davvero cambiare la vita. Le fotografie di Alessio Duranti, esposte alla mostra “Piccole storie da Santo Spirito” raccontano proprio questo. Alessio è bibliotecario di professione, e ha allestito la piccola biblioteca del carcere.
Nel 2015 ha realizzato, in collaborazione con Samuele Mancini, un laboratorio fotografico in cui erano i detenuti stessi a raccontarsi attraverso la macchina fotografica.Mentre già dal 2014 ha iniziato a documentare l’attività teatrale che si svolge all’interno della struttura e che vede i detenuti nella veste di attori e, spesso, di autori.
La mostra si suddivide in tre sezioni che documentano queste attività: la nascita della biblioteca, il laboratorio fotografico e gli spettacoli teatrali. “Piccole storie da Santo Spirito” si tiene dal 9 al 18 febbraio nella Galleria “Cesare Olmastroni” a Palazzo Grassi di Siena, in via di Città 75
Fabio Bertino, 49 anni, vive tra Alessandria e il Monferrato, viaggia appena può e scrive di luoghi e di incontri. E’ autore dei libri di viaggio Worldzapping e Destinazione Russia. Una nave e un gatto nella tundra e altri incontri stra-ordinari.