Testo di Isabella Cardinali e foto di Marco Giorgione
Il concetto di “Paesanza” nasce come “arte dell’osservazione, riflessione disincantata, ostinata residenza, passione e compassione umana e civile”. In queste immagini ho voluto raccontare la resilienza e l’orgoglio di chi ha deciso di rimanere in luoghi destinati a sparire, a svuotarsi. Ritraggo paesani che non vogliono diventare cittadini. La “paesanza” per me è un’utopia perché ogni giorno si moltiplicano i paesi feriti dall’emigrazione oppure le città li inglobano progressivamente, ne trasformano i connotati. Il mio progetto fotografico non vuole fissare la memoria di un oggi che è già ieri, vuole indagare la rivolta silenziosa di chi ha deciso di restare invece di andare. È un’indagine emotiva perché ritengo che dilatare l’anima dei paesi voglia dire dare un senso profondo a quello che è il cuore collettivo di una nazione che oggi parla sempre di più di separazioni. La mia “paesanza” non ha niente a che fare con il campanilismo, il mio sguardo è percettivo e non opinionista. La domanda ”Da dove vieni?” dovrebbe far scaturire emozioni e racconti magici, non schieramenti e pregiudizi. Una grande utopia, eppure…
Queste immagini sono una ribellione all’inevitabile.