Di Andrea Semplici
Downtown
Vado in moschea. La Grande Moschea. Mohammad al-Amin Mosque, al centro di Beirut, piazza dei Martiri. Un cartello rassicura: potete fotografare. Sono arrivato per la preghiera del pomeriggio. Lo sanno anche i turisti: che entrano ridendo con qualche eccitazione e sfoderano cellulari e macchine fotografiche. Anche io ho le macchine fotografiche, le poggio sul tappeto. Le donne si sono coperte con una tunica nera. Due uomini magri arrivano di corsa con le tute da lavoro, devono aver chiuso l’officina meccanica per il tempo della preghiera. Un canto leggero. Dolcissimo. Avvolgente. Poi un ragazzo dalla maglia gialla e il camminare oscillante si avvicjna al microfono. E chiama alla preghiera. Registro la voce. Mi siedo per terra. Arrivano gli uomini. Si mettono in una fila. Poche donne in un grande spazio laterale, sotto i finestroni. I bambini giocano. Sto bene qui. Un iman magro dalla tunica bianca guida la preghiera. Avverto i sospiri.
Alla fine si rialzano e se ne vanno chiacchierando fra di loro.
La Grande Moschea, con i suoi minareti dorati, è stata costruita dopo la guerra. In Piazza dei Martiri. Qui passava la Linea Verde, questo era il fronte di una guerra assurda. Sono rimaste le rovine di un grandioso cinema avveniristico. La piazza appare un parcheggio. Ma di fianco alla moschea, c’è la grande cattedrale maronita di San Giorgio. Il campanile gareggia con i minareti. Verso il mare, cento metri appena, c’è la cattedrale del San Giorgio greco ortodosso. Ancora dieci metri, ecco la cattedrale di Santa Elia dei greco-cattolici. Nel mezzo, il labirinto delle rovine romane: si riconoscono il cardo e il decumano della città antica. Groviglio. Possibilità. Geografia di uno sfiorarsi. Contatti. Fondamenta che si toccano. Fino a mischiarsi? Fino a confondersi? Le identità. In quale città sto camminando? Voglia di stare nel mezzo. Di intromettersi.
Due passi ancora e due belle ragazze sono perse nei loro cellulari. Alle loro spalle, le lettere: ‘I love Beirut’. Love è un cuore rosso. Poco più in là il mare. Arriva una brezza leggere. Brise de mer, direbbe Corto Maltese.