Testo di Irene Loddo

In Paraguay non si festeggia come negli altri Paesi la Giornata Internazionale del Bambino, convenzionalmente fissata per il primo di giugno. In Paraguay la festa è fissata per il 16 agosto, giorno in cui si commemorano i bambini che combatterono la Battaglia di Costa Nu, detta anche Battaglia di Campo Grande o DE LOS NIÑOS. 

 Guardando attentamente una cartina del Sud America e concentrandosi sulla zona tra Brasile, Uruguay, Paraguay si può notare come la suddivisione dei territori sia molto particolare: l’Argentina possiede una lunga lingua di terra che passa proprio in mezzo tra Paraguay, Uruguay e Brasile e al cui culmine vi sono le famosissime cascate di Iguazu. Tutto il territorio circostante, chiamato Bacino del Rio de la Plata, è sempre stato ricco di risorse naturali e per questo a fine ‘800 perennemente conteso tra i quattro stati circostanti. 

giornata del bambino Paraguay Battallas de los niños
Batalla de Acosta Ñú_Óleo di FIDEL FERNÁNDEZ

 Questa strana suddivisione territoriale è quindi figlia della Guerra del Paraguay, il conflitto fra stati più mortale e sanguinoso nella storia dell’America Latina. I vari scontri in particolare devastarono il Paraguay, che subì perdite catastrofiche nella popolazione: quasi il 70% della sua popolazione maschile adulta morì e fu costretto a cedere la lingua di terra di cui sopra ad Argentina e Brasile, rinunciando completamente alle risorse naturali presenti nel Bacino. 

Alla fine dell’800 il Paraguay era il paese più sviluppato e indipendente dell’America Latina, fu il primo paese ad adottare il battello a vapore utile a trasportare merci lungo il Rio Paranà ed ebbe una forte crescita economica e militare a seguito delle sue politiche protezionistiche che avevano dato impulso all’industria locale a scapito delle importazioni britanniche e portoghesi. Fu sviluppato un forte esercito perché i vicini più grandi del Paraguay, Argentina e Brasile, avevano rivendicazioni territoriali contro di esso e volevano dominarlo politicamente proprio come fecero precedentemente con l’Uruguay. 

Nel 1865, a seguito di un conflitto tra Paraguay e Brasile causato dalla guerra civile uruguaiana, l’Argentina e l’Uruguay entrarono in guerra contro il Paraguay alleandosi all’Impero del Brasile. Seguirono una serie di conflitti durati sei anni che videro pian piano l’esercito paraguaiano decimarsi. Dopo aver perso con la guerra convenzionale, il Paraguay condusse un’estesa resistenza tramite la guerriglia, una strategia disastrosa che portò all’ulteriore distruzione dell’esercito paraguaiano e di gran parte della popolazione civile; la guerriglia durò 14 mesi fino a quando il presidente paraguaiano, Francisco Solano López, venne ucciso dalle forze brasiliane il 1 ° marzo 1870. Le truppe argentine e brasiliane occuparono “pacificamente” il Paraguay fino alla fine del 1876. Le stime delle perdite totali in Paraguay sono stimate a 200.000 persone su una popolazione di circa 600.000. Il Paraguay ha impiegato decenni per riprendersi dal caos e dalle perdite demografiche.

A metà del 1869, l’esercito paraguaiano era in pieno ritiro e Asunción, la capitale, era sotto l’occupazione alleata. Francisco Solano López si rifiutò di arrendersi e si ritirò sulle colline, giurando di continuare a combattere fino alla fine. Fu questa la situazione antecedente la Battaglia di Acosta Ñu che vide scendere in campo 3.500 bambini e gli ultimi 500 uomini adulti rimasti all’esercito paraguaiano ormai sterminato.  La “Battaglia dei Bambini” fu l’ultimo grande e significativo conflitto durante la “Guerra della Triplice Alleanza”.

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Dettagli di una fotografia d’epoca che ritraggono bambini e donne ricoverati in un ospedale a conclusione della guerra

Poche persone sono al corrente di cosa successe quel 16 agosto di centocinquant’anni fa che vide bambini dai 6 agli 8 anni disegnarsi la barba col carbone e scendere in campo nella battaglia più sanguinosa della storia sudamericana. Così Josè Maria Rosa nel suo libro intitolato “La Guerra del Paraguay e la Guerriglia Argentina” descrive il massacro subito dall’esercito Paraguaiano:

«I bambini di massimo 8 anni, nel fragore della battaglia, terrorizzati, si aggrappavano alle gambe dei soldati brasiliani e piangendo, li imploravano di non ucciderli ma venivano massacrati e decapitati sul posto senza alcun segno di pietà».

 È per ricordare i 3.500 piccoli uomini eroi trucidati durante l’ultimo conflitto della guerra Triplice Alleanza che in Paraguay la giornata internazionale del bambino viene festeggiata ogni anno con due mesi di ritardo rispetto al resto del Mondo.