Testo a cura di Isabella Mancini

La montagna è una passione incredibile per centinaia di migliaia di persone. Per loro, e non solo, ovviamente, dal 10 febbraio torna per l’ottava volta, l’appuntamento con il BANFF. Un tour che porterà in tutto lo stivale dieci titoli selezionati con un calendario di ben 41 date.

Da Milano, al Teatro Nazionale Che Banca! passando da Novara, Parma, Lecco, Bologna, Pisa e Firenze, Bergamo e Biella.
Il BANFF Centre Mountain Film festival si tiene in autunno ad Alberta in Canada ed è un appuntamento mondiale per tutti gli appassionati del settore offrendo la possibilità di incontrare e confrontarsi con autori, registi, scrittori, alpinisti, clinker ed esploratori provenienti da tutto il globo. 
E poi c’è il tour mondiale: dal 1976 a oggi sono stati 45 i paesi coinvolti, raggiungendo circa 550.000 spettatori, per un totale di circa 1.100 serate, in circa 550 città. Una accurata selezione dei migliori film viene proposta dunque in giro per il mondo e, dal 2013, è presente anche in Italia.
E per quanto riguarda i titoli scelti per l’Italia, avremo la possibilità di vederne di belli. Dalla Lituania i 5 minuti di Paulius Neverbickas che raccontano i tre giorni passati assieme a Per Sollerman, un nordic skater norvegese. Il cortometraggio racconta la storia di un uomo che usa i suoi cinque sensi per muoversi sul ghiaccio sottile, praticando questo sport nella regione di Oslo. La sua storia ci fa scoprire come un’attività poco conosciuta e relativamente poco praticata come il nordic skating abbia giocato una parte importantissima nella sua vita.


Per gli appassionati di sci da non perdere saranno i 5 minuti di Charge: quattro sciatori di fama internazionale, Stan Rey, Cody Townsend, Chris Rubens, Alexi Godbout e un pilota di droni campione del mondo a Chatter Creek, British Columbia, una località che è stata spesso al centro di incredibili film dedicati a questo sport. 
Il drone di Jordan Temkin regala immagini mozzafiato. Ci si sposta in Alta Savoia per Good Morning dove potrete vedere quanto, per un appassionato di sci, sia straordinario anche andare a comprare il pane la mattina. Richard Permin quando si alza indossa gli sci e scia sui tetti: abitudine rischiosa comunque visto che per realizzare questi 5 minuti ci sono voluti più di tre anni, il tempo necessario alla riabilitazione post incidente di Permin.
Per la regia di Tim Kemple, The Running Pastor, una storia che arriva dall’estremo nord, dalle isole Far Oer (Danimarca), l’arcipelago di 18 isole situato in un tratto di oceano compreso tra l’Islanda e la Norvegia. Il protagonista, il pastore spirituale di questa comunità, ha una passione: correre. 


E’ Nouria Newman la protagonista di The Ladakh Project: sette giorni in solitaria in kayak giù per le rapide dei fiumi dell’Himalaya. The immaginare Line invece ci fa riflettere sulla questione dell’emigrazione tra USA e Messico grazie all’azione congiunta dello slackliner americano Corbin Kunst dal lato del Texas e del messicano Jamie Maruffo dal lato messicano. Era da diversi anni che Kunst pensava a una slackline che connettesse i due Paesi, ancora prima dell’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti. Immagini mozzafiato così come il messaggio. 
Per gli appassionati di bici da non perdere i 4 minuti di corsa che raccontano il biker scozzese superstar Danny MacAskill nell’inconsueta veste di baby sitter. La piccola Daisy Thompson, figlia di quattro anni del regista ed amico, Sto Thompson, invece di giocare in casa si trova a fare fuori strada tra i boschi della Scozia.

I titoli sono tutti belli da vedere per una serata mozzafiato e li trovate sul sito www.banff.it