Testo della Redazione
Siamo soli. E siamo insieme. Il virus è stato capace di raggiungere anche una creatura piccola e fragile come noi. Non poteva essere altrimenti. Lavoriamo a distanza, come tutti. Siamo capaci anche di baruffare a distanza.
Il numero di primavera era pronto, e ci piaceva molto: non uscirà. Fermo lo stampatore, fermi i trasportatori, chiuse le librerie, ci siamo fermati anche noi. Il numero aspetterà tempi migliori. Cercherà di essere un segnale di resurrezione, una storia di futuro.
Abbiamo preso alcune decisioni e vorremmo condividerle, come redazione, con voi che vi siete abbonati, con voi che vorreste leggerci. Stiamo cercando di tenere in vita il sito e i social (non è facile nemmeno questo: raccontare di viaggi di questi tempi, come si fa?). E abbiamo deciso di fare dei piccoli numeri online della rivista. Raccontando di storie a noi care. Venti/trenta pagina online che cercheremo di far uscire ogni settimana sul nostro sito. Potrete stamparle a casa, se avete una stampante.
Giornali, siti, social sono occupati, come è giusto che sia, solo dalla storia di questo immenso dramma che ha travolto le nostre vite, noi vorremmo provare a continuare a raccontare le nostre storie, il nostro possibile futuro, il nostro andare per il mondo. Vorremmo tenere ben aperte le finestre e non rinchiuderci, per paura, solo dentro noi stessi. Siamo reclusi o in esilio, ma, come prigionieri di una dittatura, cerchiamo di afferrare ogni raggio di sole che varca le sbarre delle nostre celle. Ecco, vorremmo raccontarci e raccontarvi di questi raggi di sole.
Non sappiamo, con sincerità, se e come ci riusciremo: siamo soli, ma davvero siamo insieme. Insieme fra noi, insieme con voi.