Testo e foto di Alfonso Farina

Mi sorprese l’assenza.
Come l’attesa, come oggi.

Ciò che manca è il pensiero del riposo, dell’immaginare che di qui a poco, mentre passeggi, ti vedi già seduto, con gli occhi chiusi, nell’attesa.
É un istante solo, una specie di soffio. E ti rilassi al pensiero. Tra dieci minuti sei lì, fuori dal caos del giorno, fuori dalle telefonate non gradite, fuori dal dentro di una testa pesante.
Sei lì, seduto, nell’attesa.

Ciò che manca è la comodità di una poltrona e quel vociare intorno. Il ragazzo del bar porta il caffè offerto dall’ultimo cliente.

“Che partite giochiamo? Quali scommesse?”

Le storie del porto e dei pescatori che ogni tanto ritornano.
I figli pronti che aspettano il papà nuovo di barba.
Ciò che manca è la cura estranea di qualcuno che bada a te. E tu puoi chiudere gli occhi.
Mi sorprese quell’assenza, nell’attesa, come oggi.