Testo e foto di Letizia Sgalambro
C’era una volta un edificio con un muro piuttosto squallido, grigio, quasi senza finestre che affacciava su una maiuscola piazzetta che dava sul Boulevard Des Canuts nel quartiere La Croix Rousse a Lione.
La società Avenir aveva affisso alcuni suoi manifesti pubblicitari, ma non risaltavano un gran che, e quindi pensò di chiedere a una cooperativa del luogo di creare un murales che desse risalto ai manifesti.
La cooperativa rilanciò chiedendo di poter realizzare un trompe-l’oeil che illustrasse la vita quotidiana dei lavoratori della seta detti Canuts dal soprannome di uno di loro, che lavoravano nel quartiere.
Detto fatto. Il trompe-l’oeil fu realizzato, con l’impegno che si evolvesse insieme alla città, che si modificasse con il passare degli anni.
Il più grande murales di Europa è quindi già alla sua terza versione, datata 2013, ed è adesso un punto di attrazione della città, in un quartiere che si è evoluto nel tempo e ora è diventato fra i più ricercati, anche grazie alla sua posizione su una collina da cui si può ammirare tutta la città da più angoli.
Possiamo immaginare che presto ci sarà una nuova interpretazione della sua vita, forse conviene affrettarsi ad andare a Lione se si vuole poi vederne le differenze.