Testo e foto di Andrea Semplici.

Alemayehu Fanta ha 72 anni. Forse ha 72 anni: non ne è così certo. Testa calva, alto, piccoli baffi ben curati. Uomo degli altopiani, nato nella regione del Wollo. Figlio di un prete. Ha l’aspetto di un vecchio signore dell’Etiopia: antica cravatta regimental, una camicia azzurrina oramai sbiadita, una giacchetta usata mille e mille volte. Una cura attenta del vestire. Alemayehu è un debterà. Non lo avrei mai detto incontrandolo nei corridoi della Yared School Music di Addis Abeba, il più importante conservatorio della capitale. Alemayehu è un cantore della chiesa ortodossa. Un musico musico, un esperto di liturgia. I debterà sono una parte essenziale della gerarchia ecclesiastica etiopica. Oscillano con i loro sistri nelle interminabili cerimonie religiose. Cantano con voce da trance ipnotica.

Alemayehu insegna da quaranta anni nel conservatorio. Yared, a cui la scuola di musica è dedicata, è stato l’inventore della musica tradizionale dell’Etiopia degli altopiani. L’iconografia tradizionale lo rappresenta mentre fa ascoltare la musica al suo Negus, incurante di una lancia che gli trafigge un piede.
Alemayehu accarezza le dieci corde della beghenà, la cetra grande. Corde di intestini di capra. Simboleggiano i dieci comandamenti. Scala pentatonica.
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Alemayu prende in mano l’archetto ricurvo del masinko. Un’unica corda. Di crine di cavallo. Le dita vi scivolano sopra. Cercano, muovendosi come ali, le differenti note. Infine il krar, cetra africana. Sei corde. Mi spiegano: il canto cerca la scala delle note, questo strumento ha un accordo in do di un’ottava superiore. Spero di aver riportato con correttezza.
Io so solo che la voce di Alemayu è come il suo del vento che raspa contro la terra. Il suo canto si allunga, si impiglia nelle foglie, scivola via. Torna indietro come un eco attutito. Non ha un vero ritmo. Io non lo avverto. E’ una cantilena che ti avvolge. Come il fumo dell’incenso.
Con sventatezza chiediamo della nuova musica delle notti di Addis Abeba. ‘Roba da strada’, sorride il vecchio professore. E cambia discorso.
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Alemayehu ha studiato dieci anni per diventare debterà. Poi, un giorno, ‘la voce è scomparsa’ e, allora, ha cominciato a insegnare. ‘In questa scuola vengono tutti: cristiani e musulmani, ragazzi e ragazze’. Sente in dovere di dirmelo.
Fanta’ significa ‘parte di’. Perché ti hanno messo questo nome, vecchio cantore? Di chi sei parte?
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 Musica Masinko di Alemayehu Fanta. (Registrato da Kris Kristinsson, Giugno 15, 2012 alla  Yared School of Music in Addis Abeba).