Testo e foto di Gianni L’Abbate
Siamo arrivati a Malta a tarda sera e dopo aver sistemato i bagagli nell’appartamento siamo usciti per esplorare un po’ il centro della Valletta, capitale dell’isola, e anche per cercare un posto per mangiare. Fortunatamente c’erano diversi ristorantini allestiti nelle strade del centro e complice il clima decisamente estivo, nonostante fosse già ottobre da dieci giorni, abbiamo cenato all’aperto.
Quando è arrivato il momento di pagare il conto abbiamo realizzato che i piatti erano maltesi, cioè una brutta copia della cucina italiana mentre i prezzi, quelli, erano italiani (!) e per giunta accettavano solo cash. Passeggiando dopo cena abbiamo dato uno sguardo agli altri ristoranti per confrontare i prezzi ma soprattutto per vedere se accettavano le carte di credito e presto ci siamo resi conto che quasi nessuno le accettava. Un bel problema vista l’esiguità del contante che ci eravamo portati e come diceva il proverbio di necessità bisognava fare virtù quindi il mattino seguente abbiamo fatto quello che fanno i normali cittadini e non i turisti.
Seguendo un signore che portava in una busta di plastica trasparente, latte e pane, siamo entrati in una specie di bazar che a vedersi da fuori non ispirava molta fiducia ma emanava un buon odore di pasticceria, lì abbiamo trovato delle ottime paste farcite di marmellata, caffè, acqua, pacco di biscotti e un paio di banane tutto a solo 2,85 €. E’ apparsa subito evidente la forte sperequazione tra il reale costo della vita a Malta e quella invece propinata ai turisti da bar e ristoranti.
Così anche per il pranzo abbiamo deciso di inoltrarci nei meandri più popolari entrando nei peggiori bar dell’isola, frequentati da gente anziana e chiassosa, scoprendo però cibi inaspettati e buonissimi.
Pastizzi e Lampuki, i primi fatti con la stessa pasta della sfogliatella napoletana ma il ripieno anziché di ricotta fatto con puré di fave e spinaci oppure con verdure e acciuga, oppure con un trito di olive, peperoni e pomodori insomma una vera delizia a soli 35 centesimi cadauno.
I Lampuki sono pesci (i caponi) ed è un piatto tipico maltese, vengono cucinati fritti e accompagnati con una salsa di capperi e pomodoro oppure in tortine salate Tal-lampuki con ripieno di pesce, spinaci e olive una prelibatezza che costa solo 1,0 € quindi ricapitolando con due pastizzi e un tal-lampuki si fa un ottimo pranzo completo spendendo solo 1,70 € e se volete bere una birra c’è quella locale il cui costo può variare da 0,70 € a massimo 1,0 €.
Parafrasando una celebre pubblicità di rum: volete mangiare bene e spendere veramente poco? Pastizzi e Lampuki…Solo nei peggiori bar di Malta.