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Non solo orti ma anche apicultura urbana. Se il fenomeno dell’orto urbano è piano piano cresciuto tanto da coinvolgere il 44 per cento dei comuni italiani capoluoghi di provincia sembra che anche l’apicultura tra le mura cittadine riscuota sempre più interesse.

Le api hanno tanto da insegnarci sulla sopravvivenza dell’ecosistema e sul concetto di resilienza” dicono da New York quelli dell’Honey Fest appuntamento annuale, settembrino, organizzato nella grande mela da Brooklyn Grange la più grande fattoria su tetto del mondo che dal 2010 produce zucchine e bietole, promuove una cultura del mangiare sano e fin dalla sua istituzione ha aggiunto al verde un alveare. Oggi sono due dozzine con milioni di api che volano dai tetti del Queens o Manhattan. New York si è innamorata delle api ma anche Parigi (400 gli alveari in produzione sui tetti dell’Opera garnier o del Grand Palais) non è da meno e la città di Lille ha addirittura un consigliere municipale dedicato all’apicultura e anche Londra ha visto raddoppiare gli alveari urbani negli ultimi cinque anni: a Victoria Station è il Bee Collective ad organizzare corsi di formazione e dare i materiali per costruirsi il proprio alveare.

Se volete saperne di più di questo fenomeno ecco che il terzo convegno dell’apicultura urbana, che si terrà a Roma il 18 ottobre, po’ venire incontro alla vostra curiosità.

Si terrà presso la sede del Parco Regionale dell’Appia Antica in via Appia Antica, 42, organizzato dall’ALPA (Associazione Laziale Produttori Apistici) e dall’ARAL (Associazione Regionale Apicoltori del Lazio), in collaborazione con Urban Experience, il Parco dell’Appia Antica e il gruppo promotore delle prime due edizioni svoltesi a Torino.