Diario di un assessore – Dapprima ho pensato a uno scherzo, poi a un sogno. Ho aspettato immobile e paziente che la mia ombra tornasse. Quindi mi sono messo a cercarla alle mie spalle, o per terra, in alto, verso la luce, ad un certo punto mi sono anche messo a correre ma non c’è stato niente da fare. Sono tornato a casa distrutto dalla fatica e anche qui ho dovuto constatare la tragica realtà: in nessuna delle pareti di casa mi veniva proiettata la mia ombra.
Domanda del momento: Dove vorresti proiettare la tua ombra? Hai mai pensato che l’ombra esiste solo perché c’è la luce?
Quadro del segno: G. de Chirico, Solitude (Melanconia), 1912