Intervista di Yuri Materassi – fotografie di Alex Coghe.
La “street photography” come approccio alla fotografia e non come genere fotografico. E’ questo il concetto basilare che sembra voler trasmettere Alex Coghe nei suoi workshop fotografici che in questi giorni sta tenendo in Italia.
“L’arte di vedere” (che è anche il titolo dei suoi corsi), e di saper raccontare attraverso l’obiettivo fotografico. Storie, sensazioni, emozioni, catturate e riproposte allo spettatore come visioni, astrazioni, come attimi su cui costruirci infinite storie a completa discrezione del fruitore finale della fotografia. Senza scordare la composizione, le regole/non regole che l’arte visiva ci impone da sempre.
Un approccio fotografico sicuramente affascinante, diretto, quasi fotogiornalistico possiamo dire. Ma non parlate di generi ad Alex Coghe, perché la Street Photography non si riassume in un genere.
E allora cos’è questa street photography Alex? Ce la definisci in due battute?
Street Photography è essenzialmente Fotografia. La particolarità è che è fatta in luoghi pubblici, senza chiedere il permesso ai soggetti ritratti. E’ un genere che parla molto del fotografo e del suo occhio, della sua esperienza in strada. Ecco direi che questo possa essere un buon inizio per comprendere questo tipo di fotografia.
Perché questa importanza della fotografia “pura”, non manipolata dal fotografo, nella SP? Come se lo spettatore non potesse essere ingannato…
Se partiamo dall’assunto che la Street Photography è più un metodo che un genere di fotografia, come amo ripetere spesso ai miei studenti, hai già una prospettva nuova di questo modo di fare fotografia. E’ importante affermare che Street Photography è soprattutto una sfida del fotografo con sè stesso, e quindi ingannare sarebbe ingannare soprattutto noi stessi. Non si fa Street Photography per guadagnare: si fa essenzialmente per passione. Questo approccio alla fotografia è un’attitudine, uno stato mentale, un modo di vivere. Questo è essere street photographers.
Se un giovane si avvicina per la prima volta a questo genere fotografico quali sono i “maestri” che gli consiglieresti di studiare?
Vorrei evitare di citare un maestro piuttosto che un altro, perchè quello che va bene per me può non andare affatto bene ed essere assolutamente irrilevante per un altro fotografo. Quello che io consiglio a chi si avvicina al genere è di studiare molto, prima di tutto senza fotocamera: attraverso tantissime letture, libri ma anche effettuando ricerche sul web.
Posso soltanto aggiungere che la cristallizzazione del genere è avvenuta negli anni ’60, anche se prima di allora avevamo avuto già foto accostabili al metodo/genere Street Photography
Parliamo dei tuoi workshop. Cosa cerchi di trasmettere più di ogni altra cosa ai tuoi allievi?
Io spero che ad emergere sia soprattutto il concetto di assoluta libertà e personalizzazione dell’esperienza fotografica. Se questo genere è assolutamente difficile da definire è perchè è probabilmente il genere più individualista e personalistico possa esistere. Questo perchè Street Photography è molte volte un autoritratto del fotografo e ci parla della sua esperienza in strada.
Ultima battuta, anche se conosco già la risposta, visto che questo è il tuo mestiere: se un tuo allievo ti chiedesse “ma con la SP ce lo posso guadagnare il pane”?
Nonostante sia un genere assolutamente di moda di questi tempi e qualcuno abbia iniziato a crederlo, io dico che pensare di vivere con la Street Photography è pressochè impossibile. Io stesso nonostante sia molto conosciuto per foto accostabili al genere non mi considero affatto uno street photographer, o almeno non solo. Io sono un fotogiornalista, un fotografo commerciale che ha saputo applicare il metodo Street anche a lavori su commissione da parte di noti brands.
Alex Coghe è uno dei fotografi contemporanei più conosciuti in questa arte. E’ un fotogiornalista italiano attualmente residente a Città del Messico. La sua attività professionale spazia dalla fotografia editoriale al puro fotogiornalismo. Il suo stile è caratterizzato da crude immagini di fotografia di strada con l’ossessione del momento decisivo e l’aspetto surreale, ma sempre con un occhio documentario. Ben noto a livello internazionale per il suo impegno nella diffusione della Street Photography, la sua attività comprende già molte pubblicazioni, collaborazioni prestigiose e importanti mostre.