Dal 26 al 29 luglio a Bisaccia (AV): quattro giornate pienissime con musicisti, cantautori e performer under 35, direttore artistico Franco Arminio.
Il Sud interno, quello dei paesi soli e dimenticati, d’estate si ripopola brevemente ed è subito sagra. Principalmente è una questione di VIP, in competizione con i paesi vicini: santi in processione e cantanti “famosi”, pagati (spesso parecchio) con i soldi del Comune e le sottoscrizioni bulgare della Pro Loco: – Si fa anche per attirare i giovani, per fare qualcosa per loro che ormai se ne vogliono andare tutti. – E alla giornata del fusillo o dell’orecchietta o del peperone ripieno si aggiunge anche una festa della birra, che si sa che ai giovani piace.
Andare a queste sagre è un’ottima scelta per chi coltiva seriamente interessi antropologici. Ma se stanchi di tradizioni plastificate fatte di cibo pseudotipico, celebrities e distrazioni, cercate semplicemente un po’ di futuro salite da domani e fino a domenica 29 a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Qui, nel paese che non ha mai voluto (o osato) lasciare, il poeta paesologo Franco Arminio ha seguito con sorpresa e felicità un gruppo di giovani di quelli che “sono restati” e che hanno organizzato ALTURA, un festival che raccoglierà musicisti, cantautori e performer under 35 in quattro giornate pienissime, tra il Castello ducale, le piazze, i vicoli e gli slarghi del paese.
All’invito di questi ragazzi coraggiosi che hanno saputo trovare sponsor e patrocini ottenendo i finanziamenti dal progetto Progetto N.HO.N.E, tra i vincitori di un bando promosso da Siae e MiBACT, hanno risposto in tanti e ci saranno Brunori sas, Dimartino, Tartaglia Aneuro, Fede’n’Marlen, Carmine Ioanna; e domenica 29, prima di pranzo Peppe Zullo parlerà di cibo con il cuoco eterodosso Ivan Fantini.
Qui il programma, implacabile, senza pause, neppure di notte. E completamente gratuito.