Testo e foto di Isabella Mancini
1989. Cosa fare delle tracce di giusto 70 e passa anni di storia del nostro paese? Un parco tematico.
E’ quello che hanno fatto gli ungheresi a Budapest. Ákos Eleőd, l’architetto che ha ideato questo spazio alla periferia estrema della capitale disse: “La democrazia è l’unica forma di governo che è in grado di guardare al suo passato, con tutti i suoi errori e svolte sbagliate, a testa alta”.
Memento Park si raggiunge con un lungo viaggio che dal cuore della città porta fuori, tra villette immerse nel verde e colline che si affacciano sulla grande città. Metropolitana, autobus, tutto funziona, in un ora si raggiunge il Parco dove sono collezionate 42 statue, Lenin, Marx e Engel, ma anche Bela Kun e altre sculture in pietra e cemento, ferro.
Fu inaugurato nel giugno del 1993 in occasione del secondo anniversario del ritiro dei soldati sovietici dall’Ungheria.
Due ampi spazi accolgono i resti di questa lunga storia che ha segnato il percorso del paese. Da un lato una enorme statua con gli stivali di Stalin, riferimento alla rivoluzione del 1956, quando fu abbattuta la più grande statua di Budapest del leader sovietico: solo gli stivali rimasero.
Il rapporto con il proprio passato e la propria Storia è sempre un lungo e difficile percorso.
Per arrivare al parco usate il bus 150 direzione Campona in partenza da Fehérvári út – Bocskai.