Testo e foto di Anna Jannello
Ci sono posti un po’ così, niente di particolarmente importante o scenografico, che però fa piacere vedere, passarci un po’ di tempo e ricordare.
Uno di questi posti un po’ così è Cong, l’antica capitale del Connacht, in Irlanda, a metà strada fra Galway e Westport, cittadine di mare della Wild west coast. Cong è all’interno, circondata dall’acqua del Lough Corrib e del Lough Mask. La guida del Touring dà una stellina all’antica abbazia agostiniana (1128) al centro del piccolo villaggio. Motivo forse per cui ci sono passata.
Perché mi è piaciuta? Per un dettaglio “minuscolo” – come direbbe mia nipote Chiara con cui ho viaggiato lungo la costa ovest irlandese: una originale costruzione di pietra sul fiume che passa accanto ai resti del monastero.
È la casetta che i monaci avevano costruito per pescare al caldo nei mesi invernali; all’interno c’è infatti un caminetto e un buco nel pavimento per calare la rete. Pare che una corda con una campanella la collegasse alla cucina del convento, in modo da avvisare il cuoco dell’avvenuta “catch of the day”.
Mi sono immaginata due fraticelli serenamente intenti a contarsela su in attesa che qualche pesce abboccasse.
Il tempo ha lasciato immutato il silenzio e la pace del luogo: il fiume gonfio d’acqua, i prati costellati di margheritine, alberi altissimi a sfiorare le nubi.
Anche il paese moderno è “minuscolo”: cottage ricoperti di edera, una strada con basse casette che ospitano qualche bar pasticceria.
Abbiamo preso il sole a un tavolino dell’ “Hungry monk”.
Prima di ripartire, foto d’obbligo alla statua di John Wayne e Maureen O’Hara, protagonisti di The quiet man, film che John Ford girò nel 1952 proprio nella tranquillissima Cong.