Metti una domenica di sole a Livorno, quando non è ancora così caldo da poter fare il bagno. E metti che ci siano due mostre da poter visitare, oltretutto a ingresso gratutito. Niente di meglio per tuffarsi a fare un giro della città.
La prima mostra è Pasolini secondo Dondero, alla Fortezza Nuova.
Dondero e Pasolini, due persone che hanno, a modo loro, rappresentato l’umanità riconoscendola poesia che risiede al suo interno, proiettandola all’esterno per farcela riconoscere. Gli scatti presenti nella mostra sono quasi tutti legati al lavoro di Pasolini durante i suoi film e lo colgono in una dimensione pubblica ma ma anche intima perché ci mostrano la sua dedizione al lavoro.
Di tono completamente diverso è la mostra Lindsay Kemp, Giorgia Madiai e Francesco Baronti al Museo civico Fattori.
Lindsay Kemp, il più famoso dei tre, danzatore e regista teatrale che si è trasferito a Livorno propone 30 piccoli disegni creati come bozzetti fatti con poche linee sinuose che incantano.
Francesco Baronti propone invece delle opere di grande formato in cui sembra raccontare delle fiabe popolate da strani personaggi che potremmo pensare partito dalle linee di Kemp e sviluppati in una sorta di tridimensionalità.
Giorgia Madiai, che nasce come fotografa, si avvicinata da poco alla pittura e propone un suo percorso sulla femminilità e l’intimità.