Tra noi di Erodoto e gli amici di Walden esiste quel filo invisibile che lega le persone che hanno la linea dell’orizzonte sulla stessa latitudine.
L’amicizia che lega alcuni di noi preesiste alle associazioni che rappresentiamo ed è fatta di serate davanti al camino in casolari ventosi, di grappoli d’uva e libri prestati. Ci siamo guardati nascere, inciampare e crescere, tifando in silenzio l’uno per l’altro.
Abbiamo trovato ogni modo per intrecciare le nostre strade ed era solo questione di tempo perché, come in ogni amicizia che si rispetti, arrivasse il momento di partire insieme. E anche se qui la gente che parte è all’ordine del giorno, c’è tanta emozione a riempire lo spazio che ci separa da questa partenza.
Abbiamo scelto una destinazione che fosse nuova per noi, il Mangystau. Siamo nella zona più remota e desertica del Kazakistan, sulle sponde del Mar Caspio. Ci muoveremo con calma, tra canyon, laghi salati, antichi cimiteri e moschee rupestri, accompagnati da qualche cammello e da notti stellate così intense che forse dimenticheremo nella tasca dello zaino le storie di Erodoto (pare che sia stato il primo a prenotare)
Siamo sicuri che sarà una bella storia da camminare e da raccontare.
Vi aspettiamo
Ps. Se venite avrete in regalo un abbonamento a 4 numeri di Erodoto108
Informazioni e dettagli: Viaggio in Mangystau tra silenzi e meraviglie geologiche – 26 settembre – 4 ottobre 2020