Testo e foto di Simone Sangalli
Quando sono partito per questo viaggio, non potevo sapere che tipo ti emozioni mi avrebbe suscitato Manila. Ho lasciato che il mio obiettivo scorresse in rassegna tutte le sfaccettature di questa immensa e diversa città. Solo una volta rientrato ho potuto riordinare i pezzi del puzzle che mi hanno portato ad elaborare questo progetto. Mi sono trovato involontariamente ad aver ritratto in circostanze simili due parti di un’unica città in totale contrapposizione. Stesse prospettive, simili inquadrature ed a volte stessi soggetti di ceto diverso hanno fatto si che emergesse una vena di denuncia sociale volta a rompere lo schema del semplice foto racconto, spingendomi verso temi più spinosi, puntando il dito contro l’ingiustizia e le diseguaglianze. Le città d’oriente si distinguono per un forte contrasto fra ricchezza e povertà e Manila incarna a pieno questo concetto. Sono società che puntano ad “occidentalizzarsi” aprendo negozi di alta moda, fastfood americani, enormi centri commerciali ed altrettanti enormi grattaceli. È proprio così facendo che si crea una netta e significativa divergenza, dove troviamo persone provenienti dalla stessa città lottare per avere o una borsa griffata oppure un pasto caldo da mangiare.
Le diseguaglianze sociali ed economiche in questi ultimi anni stanno aumentando drasticamente in tutto il mondo. Infatti secondo un rapporto OXFAM del 2018 le 42 persone più ricche al mondo possiedono un patrimonio pari a quello dei 3 ,7 miliardi di persone più povere. Le zone del mondo più colpite dalle diseguaglianze sono il sud America, il sud Africa ed il sud est asiatico. Nella nostra Europa, secondo il WORLD INEQUALITY REPORT 2018, la situazione è per ora sotto controllo; 1’1 % più ricco della popolazione possiede il 12% della ricchezza totale.
Il tema del contrasto all’apparenza può sembrarci semplice, le contrapposizioni sono visibili tutti i giorni nelle nostre città: un senzatetto che dorme fuori da una banca, una fabbrica abbandonata vicino ad un grattacielo moderno, un murales sulla facciata di una casa d’epoca e così via. Tuttavia viviamo in una parte del mondo dove i contrasti forti stanno svanendo, ci sono molte sfumature che tendono a celare le diversità facendoci dimenticare quasi che esistono persone che vivono ancora in un forte stato di povertà. Queste foto però riportano un contrasto quasi provocatorio che viene messo in evidenza senza mezze misure. Tutto il disagio del nostro tempo emerge in superficie ed è un gap che non possiamo non notare. Queste foto sono messe in contrapposizione con lo scopo di evitare le sfumature ed andare dritti al punto, per non dimenticarci che certi contrasti esistono ancora e forse esisteranno ancora per molto. Manila è un palcoscenico perfetto per dar luce a queste differenze sociali. Questa mostra è incentrata sul tema della diseguaglianza sociale ed il contrasto VISIVO all’interno dello stesso contesto. L’accostamento degli scatti proposti mette in luce proprio questo concetto, dal quale tutti noi possiamo trovare spunto per riflettere.
Ad ospitare la mostra sarà L’atelier della fotografia Artepassante, presso il passante ferroviario di P.ta Venezia (Mi), ingresso angolo corso Buenos Aires/Viale Regina Giovanna.
La mostra sarà all’interno della rassegna fotografica del Milano Photo Festival 2019 e sarà visibile fino al 2giugno 2019.
per maggiori info scrivete a: simone.sangalli92@gmail.com.