Ci sono parti del territorio italiano che hanno vissuto decenni di povertà. Difficili da raggiungere, con strade poco percorribili, indicazioni vecchie, poche strutture ricettive. Non tutto il male vien per nuocere quando, grazie anche a questo abbandono, tanto si è stati in grado di preservare. Tanto quanto i semi delle piante indigene, quanto i saperi dell’artigianato tradizionale, tanto quanto olio, olive, viti e terra riescono a far fruttare.
Siamo in Cilento, Campania, un angolo di terra preservata da un parco naturale, dove una cooperativa sociale di giovani ha deciso di investire puntando alla terra. E’ la cooperativa Terre di Resilienza, un progetto nato per far mettere radici a chi in questa terra vuole vivere. La Cooperativa Sociale ha avviato ad ottobre del 2013 un progetto sperimentale, di agricoltura sociale, che prevede la formazione ed il reinserimento lavorativo di tre utenti del Ser.t DS71-Sapri, presi in carico per tre mesi.
Non solo zappa e rastrelli ma anche turismo sostenibile. La Cooperativa si è inventata i “sentieri della resilienza”, ovvero percorsi a piedi tematici, che attraversino il Monte Pittari, dove trovarono riparo i monaci fuggiti nel VI secolo d.C. da Costantinopoli, o l’antico circondario borbonico di Sala Consilina. Amico fidato della Cooperativa è l’asinello, simbolo del viaggiare solidale, compagno di traversate di ormai svariati gruppi di turismo alternativo in Italia. Terra di Resilienza è infatti partner della Ciucciopolitana (http://ciucciopolitana.org) ovvero la “strada”, un’infrastruttura ideata per mettere in rete i nodi della biodiversità colturale e culturale del Cilento. Si tratta di un lungo viaggio in compagnia degli asini che attraverso tutto il Cilento da Sapri a Paestum, realizzato con il contributo di diverse guide e realtà del territorio.
Ecco che il Cilento della sua lentezza fa un vestito, lo mostra al viaggiatore, al viandante e al pellegrino, lo guida tra le grotte carsiche, i torrenti impetuosi, gli specchi di mare azzurro, i boschi leggeri e i segreti di un passato che tanto lontano non è.
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