Testo a cura della Redazione
Che bel fil rouge quello che lega gli eventi della nona edizione di Pistoia – Dialoghi sull’uomo: rompere le regole. Ventisei incontri si interrogheranno sul ruolo che ha avuto la ribellione nel percorso di progresso dell’umanità. Antropologi, filosofi, storici, scrittori e pensatori italiani e internazionali, sono chiamati a riflettere (dal 25 al 27 maggio) su cosa abbia fatto evolvere la civiltà umana, quale sia il motore che spinge costantemente l’essere umano al cambiamento e quanto sia importante rompere le regole per rinnovarsi. La creolitudine, il meticciato, gli incroci e le ibridazioni culturali sono stati da sempre occasione di forte impulso creativo: in un momento storico caratterizzato da imponenti flussi migratori e da una globalizzazione pervasiva, l’antropologia può offrire una diversa angolatura dalla quale riflettere su cosa sia oggi la creatività e quali siano le sue leve, per sopravvivere o semplicemente per vivere meglio.
Tornerà, con la seconda edizione, il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, conferito a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e la propria opera abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane. Quest’anno vede vincitore lo scrittore africano Wole Soyinka, Premio Nobel per la Letteratura 1986, che nell’intera sua opera ha spiegato come la vitalità e la spiritualità africane potrebbero aiutarci ad affrontare un presente sempre più difficile.
Sabato 26 maggio in piazza del Duomo quindi una serata sulla grande letteratura: Wole Soyinka, in un dialogo con l’antropologo Marco Aime, indicherà come recuperare valori forti attraverso il riconoscimento reciproco, conoscersi e dialogare è necessario: occorre abbandonare vecchi pregiudizi e guardarsi negli occhi.
Biglietti in vendita (€ 3,00 incontri e proiezioni cinematografiche – € 7,00 spettacoli) presso La Torre, via Tomba di Catilina, 5/7, Pistoia, e sul sito www.dialoghisulluomo.it.