La Corea è un mistero. Come l’Oriente tutto, certo. Ma questo pezzettino di terra, questa appendice nel mare del Giappone non smette mai di stupire. E per chi volesse saperne di più proprio ora, in un momento di travaglio politico di una coppia di paesi che fino a ieri sembravano essere congelati in un’altra epoca, ecco che a Firenze arriva la 15°edizione del Korea Film Fest (dal 23 al 31 marzo, Cinema La Compagnia, via Cavour 50).
43 titoli tra corti e lungometraggi premiati nei festival di tutto il mondo, anteprime, incontri con gli autori, mostre, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome del regista e sceneggiatore di culto Park Chan-wook. Attraversando le quattro sezioni tematiche in cui si articola il festival sarà possibile scoprire di più sulla società coreana vista dalla strada e con gli occhi della gente comune, sulla condizione delle donne tra desideri ed emancipazione e il rapporto controverso con la Corea del Nord, paese gemello eppure lontanissimo.
L’apertura del festival sarà affidata a “The Age of Shadows”, l’action thriller selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2017 che sarà proiettato in prima italiana alla presenza del pluripremiato regista Kim Jee-woon. La serata di chiusura sarà invece dedicata a “The Net”, l’ultima pellicola di Kim Ki-duk sulla relazione tra le due Coree, presentata a Venezia 2016. Una sezione sarà dedicata al mondo femminile. K Woman: una selezione di pellicole, tra realtà documentaria e finzione cinematografica. L’erotismo, il brivido, la speranza, la forza, la disciplina, la compassione e l’amore caratterizzano le vite vere o solo immaginate di questi indimenticabili personaggi che lottano costantemente per affermare il proprio valore e la propria identità. In programma “The Bacchus Lady” di E J-yong (ospite del festival), opera coraggiosa applaudita alla Berlinale che indaga il fenomeno delle prostitute di mezza età; “Mrs. B., a North Korean Woman” di Jero Yun, la storia vera presentata a Cannes di una donna nordcoreana fuggita in Cina e del suo rischioso viaggio per ricongiungersi alla famiglia in Corea del Sud; “Manshin”, lavoro firmato da Park Chan-kyong (fratello del più noto Park Chan-wook) su una delle più grandi sciamane coreane; il thriller politico “The truth beneath” di Lee Kyoung-Mi, una sorta di “House of cards” in versione orientale; e il controverso “Misbehavior” di Kim Tae-yong, sul triangolo amoroso tra due insegnanti e un giovane allievo.
Tra le iniziative collaterali segnaliamo la mostra “Minhwa, i dipinti che aprono il nuovo anno”, personale dell’artista Suh Gong Im che porterà in Toscana 35 dipinti realizzati con uno stile risalente al XVII secolo per celebrare l’ingresso nell’anno del Gallo (inaugurazione giovedì 23 marzo ore 18.00, ingresso libero, visitabile da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00).

The Net 4

Info: Florence Korea Film Fest, via San Domenico 101, Firenze | 055 50 48 516 | info@koreafilmfest.com | www.koreafilmfest.com

The Age of Shadows
I luoghi: Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, 055 268451 | Teatro Verdi, via Ghibellina 99, 055 212320 | Palazzo Bastogi, via Cavour 18, 055 23871 | Le Murate – Progetti Arte Contemporanea, piazza delle Murate, 055 2476873