L’Italia è stata liberata a tappe. Liberata dal nazismo sì ma anche dal fascismo. La città di San Gimignano è stata liberata il 13 luglio del 1944. La città turrita celebra il 73° Anniversario dalla propria Liberazione sabato 15 luglio alle ore 21.30, in piazza Duomo. Ci saranno il sindaco Giacomo Bassi e il Presidente della sezione di San Gimignano dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Guido Lisi ed interverrà Mauro Venturi, sindaco di Alfonsine. Poi un concerto di musiche resistenti a cura della Filarmonica «Giacomo Puccini» di San Gimignano, diretta dal maestro Massimo Ceccarelli, e della «Corale Sangimignanese», diretta dal maestro Stefano Cencetti.
Le celebrazioni saranno anche l’occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica di Alessio Duranti “DI LIBERAZIONE in LIBERAZIONE. San Gimignano – Alfonsine”. L’inaugurazione si terrà sempre sabato alle ore 17.30 in Sala di Cultura (via San Giovanni) e la mostra rimarrà aperta, ad ingresso gratuito, fino a sabato 29 luglio. Il fotografo senese racconta le commemorazioni del 72° Anniversario della Liberazione di Alfonsine, tenutesi lo scorso 10 aprile, e la partecipazione della delegazione sangimignanese. Dal 2010 Duranti ha iniziato un progetto fotografico sulla memoria dal titolo “… Nel Cuore del futuro”, un percorso di ricerca, tuttora in divenire, che lo sta portando a fotografare la partecipazione alle ricorrenze nei luoghi fondamentali della resistenza italiana e a seguire le manifestazioni e le celebrazioni organizzate dall’ANPI. Nelle sue foto in bianco e nero immortala le immagini attuali della Resistenza e dell’Antifascismo per descrivere il significato di fare memoria oggi.Nonostante il passare del tempo, “Di LIBERAZIONE in LIBERAZIONE” mostra come gli ideali che hanno spinto quei 58 giovani volontari sangimignanesi a lasciare il proprio paese per andare a liberare il resto dell’Italia siano ancora condivisi e meritino di essere tramandati in una sorta di passaggio di testimone generazionale. Separate dall’Appennino, Alfonsine e San Gimignano sono indissolubilmente legate dal loro vissuto. La storia di questi due piccoli centri italiani si rinnova di anno in anno e di celebrazione in celebrazione perché è ricordando il proprio passato che è possibile guardare al futuro, di Liberazione in Liberazione.