Testo di Isabella Mancini/

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540 metri quadri, Municipio XIII tra Casalpalocco e Axa fu inaugurato nell’agosto del 1957. Il Metro Drive In, in piazza Fonte degli Acilii, ha vissuto il suo periodo d’oro negli anni ’60 quando romani e viaggiatori si fermavano a guardare i film … in macchina. Voluto da imprenditori locali contagiati dalla moda statunitense è stato il più grande Drive In d’Europa, poi abbandonato alla fine degli anni ’80. Nel 1997 qualcosa sembrava muoversi, un’associazione riuscì a far ripartire i proiettori, una sola estate, poi di nuovo l’abbandono e il degrado fino a quando un’altra associazione, il Piccolo America, assieme a il vivaio Solara garden Center, il supermercato di zona Simply e Radio Città Futura, hanno bonificato l’area, portato la luce, riattivato le uscite di sicurezza e organizzato una due giorni in stile anni ’50 per festeggiare. L’appuntamento sarà l’11 e il 12 settembre con due classici: “inaugurazione” con “Grease”, il film diretto da Randal Kleiser nel 1978, con John Travolta e Olivia Newton John. Mentre il 12, sempre alle 21.00, sarà la volta di “American Graffiti”, diretto nel 1973 da George Lucas, cinque nomination all’Oscar.
Alle proiezioni si assiste in macchina: il grande prato davanti allo schermo può accogliere circa 700 automobili. L’audio dei film sarà diffuso direttamente dalle autoradio grazie al segnale trasmesso da Radio Città Futura.
I cancelli apriranno alle ore 18, all’interno della struttura sarà possibile usufruire di un’area ristoro in attesa della proiezione e durante. Esauriti i posti auto, si potrà parcheggiare in un apposito parcheggio limitrofo e accedere a piedi alla proiezione.
L’appuntamento è anche un omaggio all’architetto Renato Nicolini, scomparso a 70 anni nel 2012,  politico, uomo di cultura che ha messo la propria firma alla belle époque dell’Estate Romana, forse effimera ma capace di portare a godere della cultura popolare del cinema il centro della città e le periferie urbane.  Quella del Metro Drive Inn è una delle tappe messe su da chi qualche mese fa aveva occupato l’ex cinema di Trastevere,  L’America, che poi era stato sgomberato. Dallo sgombero nasce l’iniziativa degli “Schermi pirata” che stanno portando nuovamente persone al cinema, per strada o sotto un ponte, come quando sulla banchina del lungotevere erano in 700 a vedere “Pink Floyd: The Wall” o le tremila del Giardino degli aranci riunite per vedere, in anteprima, al tramonto, “Una storia sbagliata”.
I media forse non vi parlano di quello che si può fare, raccontano un’immagine burocraticamente statica di questo paese, dipingendolo per stereotipi e semplificazioni, ma poi c’è l’estro del fare, fare davvero, che supera il fare delle parole che dicono “fare” ma non fanno. Complicato? Son sicura che l’immaginazione non vi mancherà per capire.

Per altre informazioni visitate il sito dell’America Occupato.