Seconda edizione per Elbabook, festival dell’editoria indipendente sull’Isola d’Elba, in Toscana, dal 26 al 29 luglio. Alla base c’è un progetto forte di riqualificazione turistica e artigianale di Rio nell’Elba: la direzione artistica di Marco Belli, sorretta da quella organizzativa di Roberta Bergamaschi, Giorgio Rizzoni e Andrea Lunghi, ha dato origine a quattro giorni di incontri, tavole rotonde, spettacoli e presentazioni per dare respiro alle piccole e medie realtà editoriali, insieme alle piccole e medie istituzioni, e disegnare strategie per la loro valorizzazione, a favore della “bibliodiversità”. Il Festival conterà 22 case editrici provenienti dall’intera penisola, tra cui Tunuè, NN Editore, Henry Beyle, Edicola, Mille Gru ed Exòrma Edizioni.
Il festival per il 2016 ha inoltre una nuova entrata: il Premio Lorenzo Claris Appiani a lui dedicato dalla famiglia. Appiani è stata una delle tre vittime di Claudio Giardiello che nel era entrato nel Tribunale di Milano armato, facendo fuoco, ad aprile dello scorso anno. Di ora la notizia della condanna all’ergastolo del processo per rito abbreviato per Giardiello. L’iniziativa si propone lo scopo di valorizzare la figura professionale del traduttore e di metterne in risalto il ruolo all’interno del sistema editoriale, grazie alla supervisione scientifica dell’Università per Stranieri di Siena, l’ateneo che garantisce la qualità dei titoli scelti. La premiazione inaugurerà Elbabook Festival il prossimo 26 luglio, alle 19.30, sulla Terrazza del Barcocaio, il “salotto buono” del borgo di Rio nell’Elba. Il comitato tecnico-scientifico è presieduto dalla docente Lucinda Spera ed è composto da Akeel Almarai, Chiara Comito, Tahar Lamri, Liana Tronci. Nel corso della manifestazione letteraria, che proseguirà sino a venerdì 29, ci sarà l’occasione di approfondire il tema dell’integrazione culturale insieme ai giurati stessi.
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