Appassionato di archeologia industriale molto prima che divenisse una moda, Salvatore Di Vilio capita sul sito dismesso della fabbrica di pentole Moneta a Licignano di Napoli che deve essere abbattuta per far posto a un parco pubblico di 22mila metri quadrati.
E qui si imbatte in una coppia emozionata, in lacrime: quella vecchia fabbrica è il luogo dove è nato il loro amore 30 anni prima. Salvatore decide allora di cercare gli operai, i manovali, tutte le persone che erano passate di lì; le fotografa e inizia ad associare le loro immagini a dettagli dello stabilimento in dismissione.
È così che nascono i dittici esposti a Palazzo Lancellotti di Casalnuovo di Napoli fino al 9 di gennaio, storie di oggetti e di persone saldati dall’appartenenza a un luogo che dà loro identità e del quale divengono simboli.
Quando la mostra chiuderà sarà disponibile il libro fotografico Ex Moneta, realizzato per Edizioni Il Ponte/etrarte con testi di Luigi Pingitore e contributi di Giuseppe Montesano e Massimo Pelliccia: in copertina un guanto da lavoro, sintesi perfetta dell’umanizzazione delle cose. E della cosizzazione delle persone, per dirlo con Gianni Rodari.
La mostra fotografica EX MONETA, presso la Galleria Espositiva di Palazzo Lancellotti è aperta tutti i giorni fino al 9 gennaio dalle ore 18.00 alle ore 20.00 e sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00.