Testo a cura della redazione
L’Africa contemporanea è un mondo in movimento. Lagos ospita il primo ed unico Festival Fotografico della Nigeria divenuto luogo di promozione dei numerosi artisti del continente che emergono anche a livello internazionale. A Cape Town l’Open Book Festival attira scrittori da Nord a Sud mentre in Kenya i poeti si danno appuntamento, a ottobre, al Poetry Festival e a Kampala al Festival di Teatro che riunisce esperienze contemporanee.
Ed anche in Italia, nonostante tutto, l’Africa porta il suo contributo di lettura e interpretazione dell’oggi con una delle sue artiste più conosciute a livello internazionale. Fatoumata Diawara, mariana, sarà a Milano per uno degli appuntamenti organizzati in occasione del 15esimo anniversario dell’associazione interculturale Sinitah (Milano il mondo! Il festival delle culture): sul palco con lei il gruppo burkinabé Yele con Abdoullay Ablo Traoré e la ballerina Dafra Keita.
Appuntamento lunedì 23 luglio (h.21 al Carroponte) con una musica che ci porta dritti dritti in un viaggio musicale.
Nel 2018 è uscito infatti “Fenfo”, il suo atteso nuovo album da solista, che mixa stili diversi, dall’Afro-pop al funk e al blues facendo incontrare in musica l’ancestrale tradizione con la poliedricità dell’Africa contemporanea.
Fenfo significa “qualcosa da dire” ed è in bambara, una lingua del Mali, utilizzata anche per la maggior parte dei testi delle canzoni dell’album, che dimostrano impegno politico, parlano di migrazioni e lottano per l’affermazione dell’identità africana.
Per chi volesse scoprire le doti di attrice della cantante poter riscoprire un film che nel 1999 ha ricevuto il Premio Un Certain Regard a Cannes La Genèse.
Nel 2014 invece è stata nel cast di Timbuktu di Abderrahmane Sissako, candidato come Miglior Film Straniero agli Oscar del 2015, in cui interpreta proprio una cantante, che nonostante i divieti dei jihadisti continua a cantare e far sentire la propria voce per la libertà.