Sulla scena del crimine. La prova dell’immagine dalla Sindone ai droni: è il titolo dell’esposizione ideata da Diane Dufour e che porta anche in Italia, a Torino, una mostra dove non ci sono gli artisti ma le loro opere. Undici casi studio, rappresentanti le fasi del lavoro della polizia scientifica, dal riconoscimento biometrico (foto di fronte e foto profilo) , le prove fotografiche sulla sena del delitto. Passando dall’originale fotografia della Sindone, le fosse comuni d in Kurdistan, un attacco di droni in Pakistan.
Una conferma di quanto gli studi sulla fotografia abbiano molto da proporre anche in settori estranei all’arte e al fotogiornalismo, ma soprattutto uno spunto per riflettere una volta di più sul rapporto tra scatto e capacità di catturare la realtà e documentare la verità.
Il 4 febbraio si terrà il primo dei Giovedì in Camera, alle 19 (ingresso 3 euro, prenotazione camera@camera.to) dal titolo “L’immagine alle origini del crimine” che vedrà il confronto, sul tema, di Luce Lebart, storica della fotografia e Nello Balossino, vicedirettore centro internazionale di sindonologia e docente di tecniche investigative dell’università di Torino.
Una doppia occasione per visitare, nel caso non lo abbiate già fatto, il nuovo spazio Camera, 1000mq dedicati alla fotografia contemporanea.
Visitabili anche le mostre dell’artista francese Lise Sarfati, Oh Man, fotografie scattate a Los Angeles, tra il 2012 e il 2013, e i lavori sullo spazio urbano a cura di Antonio Ottomanelli che è andato a indagare a Kabul e Bagdad.
Dove: CAMERA, Torino
via delle Rosine 18, 10123
+39.011.0881150, camera@camera.to