È opinione diffusa e confermata dai fatti che tutti i fotografi durante il lockdown abbiano deciso di riordinare il proprio archivio e vi abbiamo rinvenuto tesori sepolti e dimenticati.

Salvatore Di Vilio avrà avuto l’imbarazzo della scelta che la sua carriera è lunghissima e onorata. Possiamo però essere ragionevolmente sicuri che l’impossibilità di muoversi e gironzolare come ama fare lo abbia spinto a scegliere tra tutti i lavori questo racconto fotografico dedicato ai fujienti.

La mattina del lunedì dopo Pasqua, folle di pellegrini desiderosi di espiazione muovono in lunghi cortei e attraversano paesi e periferie dell’hinterland napoletano. Sono diretti al paese di Sant’Anastasia ai piedi del Vesuvio, per portare stendardi e altari retti sulle spalle fino alla chiesa della Madonna dell’Arco. Lo fanno piangendo, pregando, bestemmiando, buttandosi in terra o in ginocchio e cantando l’inno dedicato: Maronn ‘e’ l’arca mij, Maronn ‘e’ l’arc, io so devot a te aneme e core, e si nun so sincer faje ca ij more. Gli ultimi cento metri vengono affrontati “fujiendo”, correndo cioè a più non posso, furiosamente, meglio a piedi nudi.

La spiegazione di questa follia collettiva è una storia del XVI secolo quando, durante una partita a pallamaglio (un incrocio tra bocce, golf e polo), un giocatore arrabbiato lanciò la palla verso un’edicola votiva. La palla colpì la guancia dell’immagine della Madonna e questa prese a sanguinare. Impaurito il giocatore scappò correndo disperatamente, ma fu acchiappato, processato e impiccato.

Ovviamente le ragioni di questo rito centenario sono anche altre, e se vi interessano, e amate le storie poco sobrie, questo libro fa per voi, con i suoi quasi cento scatti che, come scrive Stefano de Matteis: “sono come delle reliquie: non solo fermano il tempo, come tutta la fotografia, ma ci mostrano il mondo incantato di una vita condivisa e partecipata.”

FUJENTI 1981-1982 – Fotografie: Salvatore Di Vilio Testi: Maurizio Braucci e Stefano de Matteis. Formato 22,5X22,5- pagine 120; 94 foto in bianco e nero con stampa in bicromia, copertina in bicromia e un colore Pantone; Ianieri Edizioni 2020.