Porta il nome della Stella della canzone popolare del mondo arabo, Oum, come Oum Kalthoum, ma anche come sua nonna paterna. Nata a Marrakech nel 1978 è una cantante marocchina, è una cantante contemporanea, canta jazz e soul mischiandolo alla poesia hassanya e ritmi africani. Il suo primo album è stato pubblicato nel 2009 con il titolo di Lik‘Oum, il suo secondo nel 2012, Sweerty con cui ha prodotto Harguin, in collaborazione con Blitz Ambassadeur sul tema dell’emigrazione clandestina proveniente dall’Africa subsahariana. Ha partecipato al Festival Gnaoua di Essaouira nel 2013. E’ sicuramente la voce più importante di quelle che animeranno il Festival au Désert che si terrà a Firenze, alle Murate, il 24 e 25 luglio. Oum è per la prima volta in Italia anche se il suo primo album è stato prodotto tra Casablanca e Cavalicco e a Firenze duetterà con Ginevra di Marco, non nuova alle contaminazioni musicali.
Nella due giorni fiorentina troveranno voce anche i suoni della chitarra di Ahmed Ag Kaedi, cantante e chitarrista del gruppo tuareg Amanar, interprete del soul del deserto, l’afrobeat dei Voodoo Sound Club, i ritmi berberi di Said Richiti il tutto in un work in progress che li metterà a confronto con Sandro Joyeux, Ricardo Onori, Andrea Melani, Dimitri Grechi Espinoza.
Si inizia alle 19, con proiezioni di film e docuementari, tutto a ingresso gratuito.