Testo di Elena Vismara | Foto di Alessandro Beretta

Come ogni castello che si rispetti, anche il castello di Vezio, arroccato in Val d’Esino, ha i suoi fantasmi.

S’incontrano passeggiando per i giardini, i sotterranei e le mura che cingono la torre, ma non si tratta di spiriti inquieti che si esibiscono in apparizioni sinistre. Sono sculture realizzate in gesso e garze, sedute sui muretti e sulle ringhiere in contemplazione del lago o adagiate sul pavimento umido del passaggio sotterraneo.


I fantasmi sono calchi realizzati su persone vere, vive e vegete che si sono prestate volontariamente all’impresa, una manifestazione di Land Art che ha avuto origine circa vent’ani fa.

In principio a fare da modelli si prestarono i membri dell’Associazione Turistica Castello di Vezio, e poi, dato il successo della manifestazione, è stata offerta ai visitatori l’opportunità di posare per diventare fantasmi, candidandosi sulla pagina Facebook del Castello di Vezio, o su quella de Le Ceramiche di Vezio, galleria che si occupa della realizzazione delle opere.

I modelli devono rimanere immobili e in silenzio per circa un’ora, sopportando il peso dei materiali, prima che si possa sfilare il calco. È un’attività caldamente sconsigliata ai claustrofobici.