Testo e foto di Maria di Pietro
Sappiamo che tutti i folletti sono un po’ matti , ma oggi mi è sembrato di incontrarne uno davvero più bizzarro degli altri.
Indossava una camicia colorata che si trasformava ogni volta che salticchiava da un gioco all’altro.
Aveva un cappello a forma di cuore capovolto da cui sbocciavano coriandoli verdi.
Canticchiava e suonava un flauto azzurro da cui uscivano bolle profumate, poggiato sulle ali di un cerchio, attendeva l’arrivo di tanti bambini per regalare loro le bolle più grandi con dentro giochi enormi e speciali.
Chiunque fosse entrato in una bolla poteva sognare.
Questo folletto mi ha confessato di essere il principe del giardino volante.
Uno spazio verde dove si può correre liberi come farfalle, tra platani e tigli, lecci e canfore, dove l’erba luccica tra l’arte divenuta gioco e tante piccole casette di legno racchiudono amore.
In forme molto antiche ma semplici, troviamo un gioco che aiuta i bambini ad avvicinarsi all’azzurro del cielo, e immaginare di poter volare come gli uccelli e le fate.
E’ “espessione” di Ziggurat maschio di Luigi Mainolfi, che con la stessa forma quadrata ha creato Ziggurat femmina dal nome “ricerca”, che non porta verso il cielo ma verso la terra, potendo esplorare tra la sabbia.
Volicchiando sull’erba del giardino c’è una grande collina di prato.
Di rosso e specchio di luce c’è uno scivolo dove far scorrere la gioia.
I fratelli Mendini hanno pensato ad una grande gabbia colorata, dove per qualche giorno i folletti hanno brindato come fosse una grande torta, e dove il principe folletto ha creato il suo castello. Tutti i bambini possono entrare e scoprire che non c’è nessuna porta, è una gabbia dove tutti sono liberi di arrampicarsi sui colori.
Tappeti rossi di Gianni Ruffi per volare e un grande dondolo di colore blu dove una voce racconta la favola della città di Pistoia.
In questo giardino a volare è la bellezza, quella dei bambini che è visibile a tutti nel loro bisogno di allegria e di divertimento.
E io che bambina non sono più, non ho potuto fare a meno quando sono entrata, che sentire il suono di un flauto, inseguire il folletto colorato e ricordare che «l’uomo è completamente uomo solo quando gioca»
Il Giardino Volante è un grande spazio verde dedicato ai bambini (e non solo), posto nell’area comunale di Villa Capecchi in via degli Armeni, nel centro storico della città di Pistoia. 8.000 metri quadri di installazioni/gioco come Pistoia a dondolo, Ziggurat e Tappeto volante. Le installazioni sono disegnate dagli artisti Luigi Mainolfi, Atelier Mendini con Andrea Balzari, e Gianni Ruffi, concepite in armonia con il progetto degli architetti Lapo Ruffi e Angiola Mainolfi, che ripropone nel suo schema interno l’anatomia reticolare di una foglia, con una serie di camminamenti in pietra che simulano le nervature linfatiche e che consentono di passeggiare sprofondati nel verde.
Il progetto è stato interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curato da Stefania Gori, storica dell’arte da sempre impegnata nella progettazione di percorsi didattici alternativi.
www.ilgiardinovolante.it