Testo e foto di Nicola Congia
Sono partito senza una particolare motivazione. Soltanto la curiosità e la voglia d’avventura, senza pretese. Intraprendo quello stesso cammino che tanti hanno percorso prima di me, ognuno con le proprie aspettative, ognuno alla ricerca delle proprie risposte. Quegli stessi 900 km carichi di storia e di spiritualità.
Ogni mattina inizia un nuovo viaggio e ogni sera un ostello mai visto riesce in poche ore a diventare casa. La percezione del tempo assume una connotazione totalmente nuova, dove il presente diventa la cosa più importante. A volte sembra lento, altre volte troppo rapido, altre ancora appare immobile. È il centro del mondo e si percepisce dall’atmosfera che si respira, dalle persone che incontri.
Paesaggi sconfinati, foreste, montagne, pianure, freddo, caldo, albe, tramonti, cattedrali, ostelli, Pirenei, Mesetas, oceano… E ancora passo dopo passo, discorsi, risate, silenzi, sguardi dei compagni di viaggio con i quali condividi molto più del tragitto geografico e del sacrificio fisico.
Quella semplicità costante, quel misto di profondità e leggerezza, quelle sensazioni viscerali e spontanee fanno riaffiorare la nostra vera natura. Perché il cammino non ti cambia, anzi, ti rende quello che sei realmente. Ti scava nel profondo e ti riporta al tuo stato originale, anima pura. Perché meno hai e più sei.
E non c’è niente da cercare, niente da capire, soltanto vivere!
www.nicolacongia.it