Testo e foto di Isabella Mancini
L’infinitezza della propria ignoranza è una benedizione: ti permette di stupirti anche quando credi di aver afferrato un senso, anche se uno. Poi una scintilla. Per me arriva dalla bellezza. Quella scintilla che da fuoco alla legna della curiosità. Prima che si arrivi a farne brace c’è da studiare, parlare, ascoltare, confrontarsi. L’ultima scintilla l’ha gettata nel braciere Fausto delle Chiae.
La sua rivoluzione silente, il suo gesto di vita resistente, la portata filosofica della sua arte son lì.Per tutti e io non avevo avuto ancora la fortuna di trovarlo sulla mia strada.
E che all’Ara Pacis ci vado, appena una nuova mostra si palesa, avida di arte. Ma l’arte era anche lì. fuori, per strada, quella regalata da Fausto delle Chiaie.
Vive a 70km da Roma, in un paesino di montagna, fondato da Spartaco, il gladiatore tracio che guidò la rivolta degli schiavi. Almeno questo narra la leggenda (quella relativa alla fondazione del paesino di delle Chiaie, intendo). Che sia da questo gene che gli trasmette questa linfa creativa?
“Quale vi piace, quale vi piace?” Chiede appena abbiamo concluso il nostro tour nell’atelier all’aperto. Quale, giusto. Difficile scegliere. Sicuramente le più ironiche, alcune taglienti, altre che ti spingono a riflettere sul paesaggio attorno a te, sì perché da un lato c’è l’Ara Pacis e dall’altro il cantiere senza tempo quello del Mausoleo di Augusto, con cui le opere di delle Chiaie dialogano.
Se da questo breve articolo nascerà in voi il germoglio della curiosità vi invito a andare su googlemaps: Delle Chiaie lo trovate anche qui, con il suo atelier all’aperto, intento ad intrattenere dei giovani curiosi.
L’arte di delle Chiaie è quella che scuote, che spinge il tuo pensiero ad oscillare, vibrare, andare in su e in giù alla ricerca di nuovi punti di riferimento.
Lo consiglio come processo terapeutico. Come consiglio una chiaccherata con delle Chiaie sul senso del denaro. La sua opera “Una barca di soldi” oppure “Investimento sicuro” ma anche “Meglio di niente”, riescono a regalare emozioni.
Buon viaggio.