Testo di Vittore Buzzi
Lars Tunbjörk, il grande fotografo svedese, se ne è andato in silenzio così come aveva calcato il mondo della fotografia. Noto per le sue serie colorate e ai limiti dell’assurdo aspettava anche ore che qualcosa accadesse. Spesso gli era stato chiesto se le sue immagini fossero “posate” la prima volta rispondeva con gentilezza poi si spazientiva.
Ho amato le sue serie fotografiche come Office e Home di quest’ultima ho anche il libro ormai introvabile, in cui pietrifica l’uniformità piccolo borghese attraverso le case dei sobborghi ”bene” una critica silenziosa, civile ma spietata della società contemporanea.
Ci ha lasciati l’11 aprile a soli 59 anni, aveva nel mio cuore un posto speciale vicino a Luigi Ghirri.
Era un autore che ha contribuito a formare una visione contemporanea, va quindi guardato con amore e attenzione. Il suo archivio è rappresentato dall’agenzia VU e qui potete trovare una sua scheda qui.