Testo della redazione
C’è un nome per tutto, anche per la paura dei serpenti. Ofidiofobia. Paura morbosa, persistente e ingiustificata degli ofidi, ovvero i rettili e quindi anche i serpenti. Non credo che riuscirei ad affrontarla in una situazione come quella che sta per verificarsi, a breve ma ormai, a Cucullo (L’Aquila). La festa dei serpari, antico rito sacro-profana, un Santo, San Domenico Abate da celebrare e antichi rituali da rinnovare. Qui si affonda le mani nei rituali pagani del popolo dei Marsi. Politeisti, famosi come stregoni, guaritori e incantatori di serpenti, per l’appunto.
Il 1° di maggio la statua di San Domenico tornerà ad essere coperta di serpi raccolte nei campi della zona. Biscie e biacchi vengono cercati appena si scioglie la neve è non è cosa da poco, e poi custoditi in teche di legno e nutriti a uova e topi.
La vera festa ha inizio il primo giorno di maggio nella chiesa che porta il nome del santo. Santo che è protettore dei denti e quindi se vedrete persone ch tirano una campanella con i denti … sapete perchè! Le stradine del centro storico di Cucullo saranno così invase da persone che porteranno in giro la statua del santo coperta da … serpenti mentre ai fianchi della statua del Santo, due ragazze vestite con abiti tradizionali, porteranno sulla testa un cesto contenenti cinque pani sacri chiamati ciambellani in memoria di un miracolo che fece san Domenico. Questi pani vengono donati per antico diritto ai portatori della Sacra Immagine e del gonfalone.
La festa si conclude bene anche per i serpenti pasciuti: verranno liberati nuovamente nel loro habitat.
Io rimarrò lontana da questo luogo di cura della mia ofidiofobia, almeno fino al prossimo anno.
Voi siete caldamente invitati a combattere le vostre fobie come meglio credete.